
Prezzi anticrisi nella fiera araba
Dubai, fortemente colpita dalla recessione, ospita in questi giorni (17-20 marzo) la quarta edizione di Art Dubai che sarà l’effettivo banco di prova del giovane mercato artistico dell’Emirato. Negli scorsi anni, sull’onda dello sviluppo economico, Dubai ha dimostrato di essere il principale centro commerciale della Menasa, attirando gli interessi di gallerie e case d’aste (Christie’s e Bonhams vi sono attive rispettivamente dal 2006 e dal 2007). Partecipano all’evento 70 gallerie provenienti da 30 paesi, metà delle quali hanno confermato la propria presenza dopo il successo del 2009. Tra le nuove gallerie si segnalano Grey Noise, Peres Projects, Galería OMR, Paradise Row e Carbon 12. La partecipazione internazionale è stata favorita dalla riduzione dei prezzi degli stand, scesi da 700 $ al mq dello scorso anno agli attuali 550 $, con ulteriori sconti offerti alle gallerie che hanno presentato progetti dedicati a un solo artista (il 25% dei partecipanti).
Il Global Art Forum si è rivelato la principale piattaforma di dibattito nel panorama Medio Orientale. L’edizione 2010 «Crucial Moments» esamina i momenti chiave dell’evoluzione artistica della regione attraverso i rapporti tra produzione e mecenatismo pubblico/privato e l’analisi della nascente critica locale. La seconda edizione dell’Abraaj Capital Art Prize, nella quale sono stati assegnati tre premi da 1 milione $ ad altrettanti artisti e curatori, ha visto trionfare Kader Attia, Hala Elkoussy e Marwan Sahmarani.
Nonostante professionisti del settore – Claudia Cellini, co-direttrice di Third Line Gallery, e John Martin, direttore dell’omonima galleria londinese e ArtDubai – abbiano dichiarato in recenti interviste che la recessione ha portato a un consolidamento del mercato con l’eliminazione delle gallerie e degli artisti meno seri assieme a un buon numero di speculatori, previsioni sulla salute del mercato medio orientale sono tuttavia premature. Se è palese che l’interesse locale si è intensificato, è altrettanto vero che le attuali condizioni economiche possono giocare un ruolo determinante sul risultato della fiera.
Alessandro Lorenzetti
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