
PratoExpo lascia Firenze: dal 2006 sarà a Rho-Pero
FIRENZE – Il centro fieristico-congressuale di Firenze perde un altro tassello prezioso. In uno dei momenti più critici per la società di gestione Firenze Fiera, in pericoloso affanno sia sul fronte economico-finanziario che gestionale, annuncia il trasloco a Milano Prato Expo, la fiera dei tessuti organizzata da 25 anni dal consorzio di imprenditori pratesi Pratotrade. Dalla prossima edizione, in programma a metà febbraio, PratoExpo si unirà alle altre manifestazioni del settore (IdeaBiella, IdeaComo, Shirt Avenue, e ModaIn), che hanno già dato vita a Milano Unica, nel nuovo maxipolo fieristico di Rho-Pero.
«Abbiamo voluto dare un contributo al rafforzamento del sistema fieristico italiano – hanno spiegato ieri Riccardo Marini e Vincenzo Pagano, presidente e direttore di Pratotrade -. A Milano Unica mancavano i tessuti per abbigliamento femminile ad alto contenuto moda, nei quali Prato è specializzata. Ma ci trasferiamo soprattutto per venire incontro alle esigenze del mercato, e perché Firenze non offre spazi e infrastrutture adeguate».
Quello dello sviluppo mancato è il punto su cui rischia di affondare Firenze Fiera, la società che fa capo agli enti pubblici (il maggior azionista è la Regione col 31%, seguita dalla Camera di commercio) e che nei giorni scorsi è stata "visitata" dagli agenti della Digos, di solito avvezzi a occuparsi di questioni ben più delicate, mandati ad acquisire documenti. La magistratura ha aperto due inchieste per controllare l’operato del precedente consiglio di amministrazione, scaduto in primavera e capitanato da Pietro Marchini e dal presidente Alberto Bianchi.
Nella precedente gestione, secondo quanto certificato dal nuovo Cda nel preconsutivo 2005, si è registrata una perdita di oltre 5,5 milioni, il triplo dell’anno precedente, con un fatturato ben sotto i 17 milioni. Di fronte a questo quadro, si è aperto il balletto delle responsabilità: il presidente Bianchi (Margherita) ha accusato il Comune (socio della Fiera col 9%) di aver ostacolato l’avvio del nuovo palacongressi; il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici (Ds), ha chiesto la testa di Bianchi; il nuovo amministratore di Firenze Fiera, Alberto Bruschini (in quota Ds), ha assunto tre consulenti per valutare la gestione dei predecessori. E pensare che i soldi per costruire il nuovo palacongressi ci sono: 32 milioni stanziati dalla Regione, anche se c’è da trovare il cofinanziamento al 50%.