Rassegna stampa

PratoExpo, il mercato vuole Milano

La forza del mercato ha convinto gli organizzatori di Prato Expo, il salone internazionale dei tessuti per l’abbigliamento donna del distretto tessile di Prato, il più importante d’Italia, a trasferire, dal 14 al 17 febbraio 2006, la rassegna Prato Expo da Firenze a Milano nei nuovi padiglioni di FieraMilano progettati da Massimiliano Fuksas. Prato Expo era stata la grande assente dell’operazione di FieraMilano spa di unificare a settembre, per la prima volta, sotto l’ombrello di Milano Unica le fiere di settore: Ideacomo, Ideabiella, Shirt Avenue e Moda In. Pratotrade (consorzio di 130 aziende tessili pratesi) aveva deciso di rimanere negli spazi fiorentini della Fortezza da Basso per garantire una presenza importante per l’economia di Firenze e Prato, e per Firenze Fiere, e che ora, invece, dovranno fare i conti con una nuova perdita dettata, spiegano da Pratotrade, dalla necessità di accogliere le richieste che sono venute dagli espositori che hanno ritenuto la presenza a Milano Unica come il mezzo più adeguato per intercettare il mercato. Operazione necessaria, ha specificato il presidente di Pratotrade, Riccardo Marini, ´eseguita con lo scopo di non lasciare intentata nessuna strada per ridare ossigeno all’economia del distretto tessile. L’ultima edizione di Prato Expo, a settembre, ha visto il calo dei visitatori italiani, -16%, compensato dall’aumento del 3% degli operatori stranieri’. Un calo fisiologico e non preoccupante, secondo Marini, ma che, in tempi di ristrettezze delle aziende che comprimono i costi riducendo il numero di trasferte e di compratori da mandare in missione, ha convinto i pratesi a lasciare la Toscana per la Lombardia. Il trasferimento non cambierà l’identità della rassegna pratese che, come ha sottolineato il direttore generale di Pratotrade, Vincenzo Pagano, manterrà la sua identità di salone di nicchia anche sotto l’ombrello di Milano Unica. ´Con questa scelta di mercato’, ha dichiarato Pagano, ´intendiamo offrire un maggior servizio alla clientela in un mercato più competitivo e risparmioso su costi’. Una scelta comunque dolorosa, visto che PratoExpo era una delle manifestazioni più importanti nel portafoglio di Firenze Fiere e che per gli espositori pratesi si tradurrà in un aumento dei costi in virtù della trasferta. ´Il mio sogno nel cassetto sarebbe stato di riunire a Firenze tutte le fiere del settore’, ha dichiarato Marini, ´ma le strutture espositive fiorentine non sono adeguate alle nuove necessità’. (riproduzione riservata)

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