Rassegna stampa

Pordenone Fiere cerca un ruolo nell’Euroregione

Pordenone NOSTRO SERVIZIO Verificato che le gambe reggono, Pordenone Fiere prova a camminare. L’ente fieristico chiude positivamente il suo primo bilancio da spa e rilancia. Molti passi sulla strada dell’internazionalizzazione, ma anche un occhio al distretto del Veneto orientale, grazie alla sinergia con Padova Fiere. Ma i lavori sono in corso soprattutto nel quartiere fieristico di viale Treviso: mentre si rifà il look ad alcuni padiglioni, c’è da ripensare Multifiera, che punta a farsi vetrina del territorio. Il 2004 si è chiuso per Pordenone Fiere con una crescita del valore della produzione del 21\% e un incremento del 14\% dei ricavi, passati dai 3,828 milioni del 2003 agli oltre 4,440 milioni del 2004. Il margine operativo 2004 è stato di oltre 372mila euro: 856mila euro in più rispetto al risultato negativo del 2003 (ma nel passivo di quell’anno finirono alcune uscite straordinarie come i costi della trasformazione in spa, i danni causati dall’alluvione e la realizzazione del padiglione provvisorio). «Un risultato che dimostra – commenta il consigliere delegato Bernardo Ambrosio – la capacità di questo sistema di produrre risorse per essere autosufficiente, con un comportamento da azienda virtuosa». All’aumento del numero delle manifestazioni (4 più del 2003), degli espositori e degli spazi corrisponde una sostanziale tenuta delle presenze: nel 2004 Pordenone Fiere ha ospitato 2.187 espositori (+11,58\%), con oltre 211mila mq espositivi venduti (+17,8\%). I visitatori sono stati 248.833 (+0,82\%), di cui 41.955 per le rassegne professionali e oltre 206mila per le manifestazioni dedicate al pubblico. L’assemblea dei soci ha approvato un investimento di 4 milioni per il restyling del quartiere fieristico: si comincerà dalla riqualificazione del Centro servizi e della fronte dei padiglioni 2, 3 e 4, da presentare al pubblico in occasione della prossima Multifiera. Occorrerà invece attendere un ulteriore anno per il nuovo padiglione 9. Ottimismo anche sulla realizzazione di nuovi parcheggi, per i quali dovrebbe essere imminente la concessione di finanziamenti regionali. Se l’ultima edizione della Fiera del Radioamatore ha registrato un successo straordinario, oltre 33mila presenze, in lieve flessione è stata la tradizionale campionaria: «Ma Multifiera – spiega il presidente Alvaro Cardin – dev’essere collocata nel contesto delle difficoltà che interessano l’intero sistema fieristico. Sicuramente dev’essere riconsiderata: nell’immaginario collettivo è uno di quegli eventi che si ripetono senza grosse novità, un po’ scontati». E il rinnovamento Pordenone Fiere lo cercherà soprattutto indagando le risorse della provincia, dai coltellinai di Maniago alla Scuola del mosaico di Spilimbergo. Ma i prossimi anni porteranno in Fiera anche i nuovi materiali e la multimedialità. Infine, un occhio fuori casa. L’ambizione è quella di diventare una tra le principali fiere di riferimento dell’Euroregione: da una parte le alleanze strategiche con partner internazionali, dall’altra l’accordo di filiera con Padova Fiere, partito dal comparto del mobile e che si estenderà alla meccanica e all’ortoflorovivaismo. «L’obiettivo – spiega il direttore Paolo Rosa – è quello di portare all’estero le proposte del distretto produttivo che comprende i territori intermedi del Veneto Orientale, privi di un polo fieristico proprio». Lara Zani

Newsletter