Rassegna stampa

Porcelli:”Stiamo studiando nuove alleanze”

Sempre più vicino, secondo l’ad dell’ente fieristico cittadino, un accordo con Verona. Possibili anche nuove unioni con Milano Bologna, 19 ottobre 2006 – “Vorrei un menu il piu’ vario possibile”. L’amministratore delegato di Bologna Fiere, Michele Porcell i non si sbilancia sul tema di possibili nuove alleanze. E questa mattina, a margine della conferenza stampa di presentazione di Constructa (forum nazionale dedicato al mondo dell’edilizia che si terra’ a Bologna dal 9 all’11 novembre), a proposito dei rumors che vorrebbero il capoluogo emiliano vicino ad un accordo con il polo fieristico di Verona, si limita a dire che “abbiamo gia’ alleanze piu’ leggere e altre ne stiamo studiando”, come e’ normale per “un’azienda che e’ cresciuta fortemente negli ultimi tempi e che vuole continuare a crescere”. Una cosa, invece, Porcelli si sente di escluderla: “Non sto dicendo proprio per niente che stiamo lavorando su una alleanza con Milano”. E anzi, l’amministratore delegato di Bologna Fiere, manda a dire ai colleghi del capoluogo lombardo che “mi fa sorridere un ipotetico acquisto di azioni da parte di Milano. Fino a qualche tempo fa, Milano diceva che eravamo un piccolo quartiere, che potevamo anche chiudere le nostre attivita’ e comprare azioni da loro. Leggere” sui giornali di voci che dicono”il contrario “, cioe’ di un interesse del polo fieristico lombardo per le azioni di Bologna Fiere,”mi fa piacere. Vuol dire che non siamo un piccolo quartiere, ma un’azienda solida”. Parlando del futuro, poi, Porcelli spiega ch e “seppure in un mercato fortemente competitivo, siamo determinati a crescere e svilupparci sempre di piu'”. Ma “per percorrere questa strada dobbiamo immaginare il futuro senza pregiudizi, guardando alle opportunita’ che ci offre il mercato”. Come a dire: per quel che riguarda possibili nuove alleanze, staremo a vedere. “Un progetto per ora non c’e'”, assicura l’Ad. Che pero’ ammette: “Ci stiamo lavorando”. Porcelli su questo argomento non va oltre. Ma sottolinea che l’apertura di un tavolo per il patto di sindacato- alcuni soci hanno chiesto di scioglierlo prima della sua scadenza naturale- “e’ un fatto positivo” e non significa che ci sia tensione o un qualche divorzio in vista. “Se alcuni soci- conclude- hanno deciso di valutare questa ipotesi e’ positivo, per anticipare il discorso sul futuro sviluppo”.

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