Rassegna stampa

Polo Fiera: parte il conto alla rovescia Patto a tre per lo sviluppo del territorio

di Roberta Rampini RHO – Quarantamila nuovi posti di lavoro, 14mila persone per ciascun giorno di esposizione che chiederanno di alloggiare, mangiare, muoversi, comunicare, fare shopping e divertirsi. In sintesi, il 52% della ricchezza prodotta dal nuovo polo di fiera Milano che sta sorgendo a Rho-Pero sarà sul sistema produttivo locale. Per queste ragioni, ieri mattina, a sessanta giorni dall’apertura della fiera-bis, il presidente di Assolombarda, Michele Perini, il sindaco di Rho, Paola Pessina e quello di Pero, Augustangela Fioroni, hanno firmato un Protocollo d’intesa per aiutare l’economia rhodense a cogliere le opportunità create dall’insediamento fieristico. Se è vero infatti che il primo tempo della «partita fiera» è già stato vinto, e come promesso il prossimo 2 aprile verranno inaugurati i primi padiglioni con due manifestazioni fieristiche, è altrettanto vero che il secondo tempo della partita, quello che si giocherà fuori dal recinto fieristico, deve ancora iniziare. «Questo protocollo nasce per favorire il consolidamento delle attività presenti e per supportare lo sviluppo di nuove opportunità legate all’insediamento del polo fieristico – spiega il presidente Perini – per fare questo è importantissimo il dialogo e il rapporto tra imprese e amministrazioni comunali. La trasformazione che sta vivendo questo territorio, da un punto di vista produttivo, insediativo e strutturale, rappresenta una grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme, Fiera Milano, amministrazioni comunali, imprenditori e cittadini. Da anni diciamo che la nuova Fiera deve essere un volano di sviluppo e di nuove opportunità per la realtà economica rhodense, ora è arrivato il momento di passare ai fatti concreti. Da una parte ho lanciato un appello ai quasi 500 imprenditori associati del rhodense perchè siano attivi e dall’altra abbiamo firmato il Protocollo con le due amministrazioni comunali». Le questioni prioritarie che Assolombarda, comuni di Rho e Pero, affronteranno sono quelle relative alla qualità del contesto localizzativo e ambientale, la qualità dei servizi offerti alle persone e alle imprese, la questione del traffico e della mobilità. Le iniziative concrete verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto dal Presidente di zona Ovest di Assolombarda, Paolo Micheletti, da imprenditori scelti all’interno del consiglio zona ovest, per il Comune di Pero dal coordinatore trasformazioni territoriali, Fabio Radice e per il Comune di Rho, dall’assessore alle politiche per la formazione, occupazione e sviluppo economico, Vinicio Peluffo. «Siamo di fronte ad una trasformazione fino a pochi anni fa impensabile, Rho da città industriale a turistico-alberghiera, con tutto quello che questo comporta in termini di cambiamento di mentalità e del modo di lavorare – spiega il primo cittadino rhodense – in questi mesi abbiamo monitorato la voglia dei cittadini e delle imprese rhodensi di vivere da protagonisti le trasformazioni, cogliendo al meglio tutte le opportunità, anche quelle più innovative». Il sindaco di Pero ha sottolineato i segnali positivi che arrivano dal territorio e ricordato quello che ancora resta da fare, «è necessario che dopo l’apertura della Fiera tutto funzioni, mi riferisco al discorso infrastrutture, alla qualità della vita di chi vive in questo territorio e al futuro delle nostre imprese». I fronti sui quali agire dunque sono moltissimi, i protagonisti pure, non resta che dare inizio al secondo tempo della «partita fiera», con una prima indicazione del presidente Assolombarda Perini, «consiglio alle imprese, agli artigiani, ai commercianti e soprattutto ai giovani del territorio di imparare bene l’inglese».

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