Rassegna stampa

Più integrazione tra le fiere

Il rilancio di Firenze Fiera riparte dalla piena disponibilità della Fortezza da Basso, dove ieri ha preso il via l’edizione di Pitti Uomo, e da una maggiore integrazione con gli altri poli toscani. A meno di dieci giorni dal suo insediamento il nuovo presidente Antonio Brotini ha già passato in rassegna i conti e le strutture ed è pronto a scommettere sulle potenzialità del polo fieristico fiorentino che dovrà rinunciare a fare concorrenza aperta alle grandi fiere come Milano, Verona e Bologna. «Punteremo sicuramente su eventi di media dimensione e di qualità assoluta – spiega – e sono convinto che questo polo fieristico abbia grandissime potenzialità sia per quanto riguarda le fiere sia per i congressi. I nostri cavalli di battaglia saranno il brand Firenze e la Toscana e abbiamo le carte in regola per diventare un punto di riferimento importante per tutto il Centro-Nord».
Per il momento però la fiera viene da un periodo di stallo con un fatturato sceso dai 18,7 milioni di euro del 2008 ai 15,2 dello scorso anno; una percentuale di utilizzazione degli spazi che si attesta appena al 17% anche se la società è riuscita a chiudere in pari il bilancio del 2010 grazie un’operazione di allungamento trentennale della concessione che ha consentito di ammortizzare nel lungo periodo gli investimenti già fatti sulle strutture. Ora quindi l’obiettivo è il recupero funzionale dell’intero complesso immobiliare che consiste nella struttura cinquecentesca della Fortezza e al Palazzo dei congressi di Villa Vittoria, gioiello dell’800, e al Palazzo degli affari inaugurato nel 1974 su progetto dell’architetto Pierluigi Spadolini, che insieme costituiscono il quartiere congressuale-espositivo dell’area metropolitana di Firenze.
Intanto a breve sarà presentato il progetto di recupero della Fortezza che prevede un investimento iniziale intorno ai 95 milioni che consentirà tra l’altro di aumentare le superfici espositive da 52mila a 70mila metri quadrati e che sarà coperto in misura prevalente da Firenze Fiera. E se sui tempi la promessa è che si riesca ad avviare la gara entro l’edizione estiva 2012 di Pitti Uomo, la fine dei lavori è stata programmata intorno al 2015. Anche se Brotini ci tiene a precisare che non è ancora stata ipotizzata una data certa di fine dei lavori: «Ho visto il progetto ed è molto bello e ho riscontrato una grande volontà da parte degli enti di ricostruire una parte della città che è molto importante per Firenze. Nell’area della Fortezza però c’è qualche immobile sotto sequestro che molto probabilmente andrà demolito in modo da procedere nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti».
La parola d’ordine però è mantenere operativa la struttura anche durante il periodo dei lavori per non perdere clienti e manifestazioni e a luglio inizieranno i lavori per il risanamento del Palazzo dei congressi e del Palazzo degli affari che nei giorni scorsi hanno subito pesanti infiltrazioni d’acqua in alcuni padiglioni. «Sposteremo la nostra sede e gli uffici all’interno della Fortezza – prosegue il neopresidente – e chiuderemo i due edifici per alcuni mesi». Quanto alla gestione della struttura è probabile un accordo con Pitti Immagine del quale si sta parlando da tempo. «Con loro abbiamo un minimo di accordo – conclude il neopresidente della Spa – non so ancora fino a che punto siamo arrivati con i contatti, ma da parte nostra non c’è alcuna chiusura a tutto ciò che è interessante». Un ragionamento che si estende anche alla possibilità di collegare con gli altri due poli fieristici della Toscana, Arezzo e Carrara. «Credo che sia una cosa molto positiva – conclude Brotini -. Soprattutto ci permetterebbe di avere una rete toscana alla quale appoggiarsi, magari dislocando in altre sedi ottimali alcune fiere specifiche. Ora siamo solamente agli inizi ma abbiamo grosse potenzialità».
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Antonio Brotini PRESIDENTE FIRENZE FIERA

 

La strategia. Inutile fare concorrenza alle grandi realtà, come Milano e Bologna. Firenze seguirà una logica di nicchia

 

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