Rassegna stampa

Piano investimenti da 43 milioni per la nuova Fiera

Dal gennaio 2003 la Fiera di Genova è diventata una Spa: una trasformazione indispensabile per il rilancio delle infrastrutture fieristiche e della città stessa. Lo sviluppo, annuncia Roberto Urbani, amministratore delegato e direttore generale della Fiera di Genova, sarà garantito da un solido piano di investimenti pluriennali (42,9 milioni di euro) e da un aumento del capitale di circa il 40% (pari a 16,7 milioni di euro), in aggiunta a operazioni di autofinanziamento e ricorso al credito.

Quali sono i progetti e i tempi d’attuazione del piano industriale che Fiera di Genova ha varato dopo la ristrutturazione societaria?

Il piano d’investimenti si svilupperà con due scadenze, 2004 e 2008, e comprende la demolizione e ricostruzione del padiglione “B” (zona waterfront) e l’allargamento della Marina con la creazione di un quartiere fieristico, all’imbocco del porto, molto evocativo. Una estesa zona in mare per poter ospitare anche barche dalla pezzatura medio-grande e una struttura in terraferma duttile a differenti tipologie di manifestazioni. Per quanto riguarda i lavori della Marina, già approvati nelle sedi competenti, entro il 2004 sarà pronto un primo livello di protezione (rada protetta), mentre entro il 2005 e il 2007 saranno operative la struttura marina completa e le opere in terraferma. Per il quartiere fieristico sono in sede di approvazione sia il master plan che il business plan, con una ottimistica previsione di appaltare le progettazioni e i lavori a conclusione del Salone Nautico 2004.

Quali saranno le strategie per la valorizzazione del Salone Nautico, a fronte anche di una crescente concorrenza di alcune città europee?

Il Salone Nautico di Genova è di per sé molto vitale, in quanto espressione di un’industria in crescita sia nei settori cantieristici che in quelli dell’indotto, che necessita soprattutto di maggiori spazi per ospitare gli espositori. Ecco allora indispensabili le opere di ristrutturazione programmate, vitali per soddisfare la crescente pressione espositiva e per ospitare imbarcazioni di pezzatura sempre più grande. La concorrenza esiste ed è forte, ma Genova ha dalla sua gli spazi e le infrastrutture per poter continuare ad essere l’appuntamento più importante di questo settore industriale. Non deve venire meno, però, la volontà e la fretta di migliorarsi.

Quali altre offerte espositive proporrà questo quartiere fieristico?

Fermo restando l’appuntamento del Salone Nautico quale manifestazione più importante nel corso dell’anno, il quartiere fieristico sarà sicuramente tappa di eventi a portfolio più piccolo, legati alla filiera del mare. Per la sua valenza espositiva e per il suo grande potenziale scenografico, questo quartiere potrà anche essere dato in gestione a terzi per manifestazioni che possano concorrere allo sviluppo turistico-culturale di Genova.

Si è parlato di un hotel…

Certo. Nel piano di ristrutturazione è previsto un insediamento alberghiero nel palazzo un tempo sede dell’industria Ansaldo. Sono in corso trattative che dovrebbero a breve essere sviluppate sia per la progettazione sia per la gestione di un business hotel di alto livello, indispensabile per garantire piena operatività alla Fiera e al Centro Congressi.

* Amministratore delegato della Fiera di Genova

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