
Più convegni nel futuro di Rimini
Crescita nel core business fieristico anche con nuove manifestazioni di proprietà e rinnovato impegno sul congressuale. Sono questi gli obiettivi che Rimini-Fiera è intenzionata a perseguire nel 2006.
«L’anno appena trascorso, nonostante una congiuntura non facile e una situazione dei nostri mercati di riferimento molto complessa, ci ha visto realizzare un fatturato di oltre il 5% rispetto alle previsioni» dice Lorenzo Cagnoni, presidente della Fiera riminese. Lo scorso anno i ricavi della capogruppo Rimini Fiera SpA sono stati di 47,3 milioni con un mol di 15. A livello consolidato si sono attestati a 72,3 milioni con un mol di 16. Oltre un milione i visitatori professionali, mentre gli espositori sono stati 11.418.
Risultati che per il 2006 si intende migliorare ulteriormente. «A livello consolidato prevediamo di raggiungere gli 85 milioni mentre per quanto riguarda la sola attività fieristica nel suo complesso (diretta e con società controllate, ndr) contiamo di arrivare a 57 milioni» spiega Cagnoni. Che non si nasconde, tuttavia, le difficoltà del settore: «Pesa la non favorevole congiuntura economica che per noi significa una domanda un po’ più debole del solito. Per contro ci troviamo di fronte a una crescita dell’offerta che avviene anche in un contesto disordinato col rischio di condizionare il mercato».
Rimini Fiera, comunque, per il 2006 continuerà a puntare sulla specializzazione delle proprie manifestazioni proponendo anche alcune novità. La principale sarà Rimini Wellness che dal 18 al 21 maggio prenderà il posto del Festival del Fitness trasferito a Firenze dopo molti anni di presenza nella capitale italiana delle vacanze. «Sarà non solo una manifestazione rivolta agli operatori, ma anche una grande kermesse popolare che richiamerà a Rimini decine di migliaia di appassionati», spiega Cagnoni.
Novità anche a novembre: dall’8 all’11 Design Show, rassegna sulle tecnologie per la progettazione, e dal 25 al 28 Domus Legno una fiera dedicata al legno applicato alle costruzioni.
Accanto alle fiere, i congressi. «Il congressuale è per noi un’attività di grande importanza e non complementare», osserva il presidente di Rimini Fiera. Il gruppo è promotore del nuovo palazzo dei congressi di Rimini che, con 9.300 posti, sarà la più grande struttura congressuale italiana. I lavori inizieranno a marzo e termineranno nella primavera del 2008 con l’inaugurazione. L’investimento sarà di 82,4 milioni ai quali vanno aggiunti i 16 milioni di valore delle aree già proprietà del Gruppo Rimini Fiera. «Questo impegno conferma la nostra intenzione di essere un protagonista di assoluto rilievo nel mercato congressuale italiano con una strategia di ampio raggio», continua Cagnoni. «In questa rientra anche l’aver rilevato la Btc, Borsa del Turismo Congressuale di Firenze, l’unica manifestazione internazionale del settore in Italia che gestiamo dall’anno scorso».
Il 2006, infine, per RiminiFiera sarà anche l’anno di ultimazione degli interventi nel nuovo grande quartiere fieristico inaugurato nel 2001. Ne accenna il direttore generale Piero Venturelli: «Entro luglio verranno consegnati gli ultimi due padiglioni, il 17esimo e il 18esimo, portando la superficie espositiva totale a 115mila metri quadri e quella di servizio a 60mila, dotando la Fiera di Rimini degli spazi e delle strutture per poster ospitare al meglio anche le rassegne di maggiori dimensioni, indispensabili per competere su un mercato sempre più severo».