Rassegna stampa

Per Veronafiere fatturato a quota 100 milioni nel 2006

Laura Di Pillo

MILANO

Un fatturato che nel 2006 tocca quota 70 milioni (dai 66 nel 2005) che diventano 100 se si considerano anche le società controllate. Cresce il business per Veronafiere che si conferma attore di primo piano nel mercato fieristico italiano. E non solo. «Con 4 milioni di euro siamo la prima Fiera italiana in termini di fatturato all’estero», puntualizza il direttore generale Giovanni Mantovani. Ieri a Verona l’assemblea dei soci (tra i principali il Comune di Verona con il 54,84% e la Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona con il 22,16%) ha analizzato il preconsuntivo 2006. Numeri che fotografano una strategia che punta sul consolidamento del business tradizionale, su novità nell’offerta e su prezzi concorrenziali. «Non siamo un gigante come Milano o Hannover – spiega Mantovani – ma giocatori medio-grandi molto dinamici in Italia e all’estero». In 4 anni sono stati investiti 80 milioni di euro (sui circa 140 previsti) per lo sviluppo del quartiere fieristico. Nel nuovo piano industriale 2007-2011 sono in programma 60 milioni che porteranno complessivamente la superficie espositiva a 140mila metri quadri coperti. In termini di spazi espositivi venduti nel 2006 «cresciamo del 10% – precisa Mantovani – cosa molto positiva in una fase in cui il mercato fieristico è fermo perché saturo».

«In questi anni ci siamo allargati e abbiamo creato nuovi eventi – osserva Mantovani – rafforzato alcuni settori come quello agricolo, valorizzando l’intera filiera, abbiamo avuto il coraggio di inventare fiere nuove come per esempio Model Expo». Un impegno che ha puntato al rafforzamento di marchi business affiancati a eventi consumer di successo. «Praticamente – aggiunge – c’è stato il consolidamento di comparti come l’agroalimentare, l’edilizia, le costruzioni e l’estensione della presenza in settori come l’arredo-design, la logistica, formazione e tecnologie agroalimentare, con attività in ambiti nuovi come per esempio nel tempo libero e nel benessere». Al via questo fine settimana la prima edizione di Pet’s World (la fiera dei piccoli animali) e Model Expo Italy (sul modellismo). Una ricetta fatta di specializzazione, originalità, sviluppo nei servizi e crescita per linee esterne: direttrici di una politica industriale che anche nei prossimi anni mirerà al rafforzamento del business tradizionale attraverso politiche di prezzo e di costo competitive, sviluppo ulteriore dei servizi, investimenti su nuovi mercati. L’obiettivo è passare da 4 a 10 milioni di fatturato sull’estero entro il 2011. «Ma per fare questo – avverte Mantovani – sarà necessario investire su mercati importanti come Cina, Giappone, India, Russia e Stati Uniti circa 6 milioni». E puntare su partnership strategiche. Come quella con il gruppo Fiera Milano sul design e sul "bakery" (recente l’accordo tra Siab rassegna dedicata a tecnologie e materie prime organizzata dall’ente veronese, ed ExpoCts, gruppo Fiera Milano, la cui Host rappresenta la più grande mostra mondiale dell’ospitalità professionale). Cruciale l’intesa con Parma sull’agroalimentare: «l’alleanza di una grande area produttiva su un asse che comprende anche Trento, Vicenza, Brescia, Piacenza», conclude Mantovani. Quel "mondo di mezzo" tra Milano e Bologna che in termini di finanziari ed economici ha un peso estremamente importante, un polo di cui la Fiera di Verona apofila.

Newsletter