
Per la Fiera piano da 54 milioni
Rinascerà all’interno dello storico Porto vecchio la Fiera di Trieste e non sarà più una struttura meramente espositiva, ma un polo multifunzionale utilizzabile 365 giorni l’anno. Il progetto per la realizzazione della struttura, che comporterà investimenti per 54 milioni, viene presentato oggi nell’ambito della rassegna Biocasa, ma “Il Sole-24 Ore NordEst” è in grado di anticiparne i contenuti.
La caratteristica più rilevante del nuovo polo espositivo è data dalla sua collocazione in Porto vecchio, l’enorme area destinata a essere riqualificata nei prossimi anni anche nel caso in cui Trieste non riuscisse ad aggiudicarsi l’Expo 2008.
L’area prescelta si affaccia sul bacino tra il Molo II e il Molo III, dove saranno riutilizzati sette vecchi magazzini portuali di fine Ottocento che rappresentano un patrimonio archittettonico di archeologia industriale di enorme valore. E ad essi si aggiungerà anche una nuova struttura.
Il Centro dovrà coniugare funzioni commerciali, direzionali, ricettive e marittime. La Fiera si svilupperà esclusivamente al piano terra degli edifici ed è previsto un suo utilizzo per moduli, a seconda delle necessità di volta in volta legate agli specifici tipi di esposizione.
«Sarà una struttura diversa a quella cui siamo abituati – spiega Riccardo Novacco, presidente di Fiera Trieste – L’obiettivo è farla divenire anzitutto uno spazio-vetrina per i Paesi di nuova entrata nella Ue. Poi ci focalizzeremo su rassegne specialistiche, come quella recentemente realizzata sul caffè o la nautica. Trieste, del resto, ha tutte le carte in regola per divenire la capitale adriatica delle imbarcazioni a vela».
Il progetto prevede anche la realizzazione di un albergo, di un centro direzionale, di un residence e di un terminale per traghetti veloci. Verranno costruite, inoltre, quattro sale polifunzionali integrative agli spazi espositivi (che si sviluperanno su 23mila metri quadri coperti e 10mila scoperti). Se tutto filerà liscio, ci vorranno circa tre anni per la realizzazione del nuovo polo. «Ma il condizionale è d’obbligo – spiega Novacco – perchè solo a fine maggio conosceremo l’esito di un ricorso contro la riqualificazione del Porto vecchio presentato dagli spedizionieri triestini».
Finanziamenti. Se i tempi di realizzazione saranno compatibili con l’eventuale assegnazione dell’Expo 2008 a Trieste, la Fiera potrà godere dei contributi governativi previsti per la ristrutturazione del Porto vecchio. In caso contrario si punterà su investimenti privati, da affiancare a quelli già reperiti (nell’operazione sono impegnate alcuni gruppi imprenditoriali del Nord-Est) e alle risorse che la Fiera ricaverà dall’alienazione del vasto comprensorio di Montebello, di notevole interesse per il settore dell’edilizia residenziale. «Siamo anche in contatto con istituti bancari e assicurativi – afferma il presidente della Fiera – e nelle prossime settimane affideremo a un advisor internazionale il compito di gestire il project financing».
La fine del 2004 rappresenta una tappa strategica per la Fiera di Trieste: entro dicembre dovrà essere presentato il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo polo multimediale e completata la privatizzazione dell’ente. «I tempi sono stretti – conclude Novacco – ma sono certo che riusciremo a rispettarli».