
Per la carta scenari di ripresa
MARCHE
Marco Giovenco
ANCONA
Incentivare le strategie che favoriscano l’aggregazione fra imprese medio-piccole; promuovere consorzi di settore per abbattere le spese d’acquisto di materie prime e aggredire i mercati internazionali; proseguire nella collaborazione con atenei e scuole di specializzazione nella regione così da assicurare professionalità adeguate a mantenere alti i livelli di competitività nel settore cartario, grafico e cartotecnico: sono i tre principali obiettivi proposti da Daniele Maria Angelini, presidente della consulta regionale cartaria e grafica di Confindustria Marche che, dallo scorso novembre, riunisce sotto lo stesso ombrello questi tre segmenti fra loro interdipendenti. Realtà che dal 5 all’8 ottobre, a Civitanova Marche, saranno protagoniste dell’ottava edizione di "Cartacanta", fiera dedicata a tutto ciò che ruota intorno al mondo della carta.
Nelle Marche, secondo dati Infocamere, il settore cartario raccoglie 1.238 imprese (l’1% del totale regionale), con un tasso di crescita del 4,5% fra 2001 e 2005 e un fatturato che, nell’ultimo anno, ha sfiorato gli 850 milioni di euro. «Un comparto – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, Gianni Giaccaglia – che, al 2003, registrava un valore aggiunto di 429 milioni di euro, cioè l’1,4% di quello regionale e dal 1995, nonostante la stagnazione economica, è aumentato del 7,7 per cento. Segnali incoraggianti per un segmento che, nella nostra regione, assorbe l’1,3% degli occupati (pari a 8.900 lavoratori, cui si aggiungono altri 7mila nell’indotto) e presenta interessanti margini di sviluppo per i prossimi anni». Buono anche l’export, oggi pari a oltre il 20% del giro d’affari del settore, cresciuto dell’11,9% fra 2004 e 2005, trend confermato dal +6% del primo semestre 2006 rispetto allo stesso periodo dell’anno prima . «Per il 2006 – anticipa Angelini – il giro d’affari dovrebbe migliorare rispetto al 2005 e dall’anno prossimo si confida nella ripresa di altri settori chiave della regione, come manifatturiero, calzaturiero, abbigliamento, oggettistica e argenteria, per dare impulso anche alle aziende specializzate in imballaggi di qualità. Restano però le incognite legate all’aumento del costo delle materie prime, in primo luogo la cellulosa, e dell’energia».
Nelle Marche il distretto cartario, grafico e cartotecnico è dislocato fra le province di Ancona, Macerata e Pesaro dove hanno sede realtà aziendali come Fiorini, Boxmarche, Miliani Fedrigoni, Rotopress, Tecnostampa, Manservigi. Articolata la gamma di prodotti, fra i quali la fanno da padrone packaging, sacchi per grande distribuzione e settore edilizio, prodotti di carta per uso domestico, sacchi per grande distribuzione ed editoria. Nell’ultimo trimestre i segnali di ottimismo si sono agganciati anche alla timida ripresa di settori come il Tac-tessile, abbigliamento e calzaturiero che hanno puntato su qualità e prodotti di nicchia, uniche tipologie in grado di reggere la competitività dei Paesi emergenti. Concorrenza estera che non ha risparmiato il settore – precisa Angelini – con Cina e paesi del Sud-Est asiatico che sono riusciti a imporre prezzi molto bassi per la stampa di libri su vasta scala e in formati economici. Tuttavia l’Italia, e in particolare le Marche, sono riuscite a reagire anche grazie allo sviluppo dell’editoria locale, di free-press e prodotti cartografici.
Per le piccole aziende del comparto, però, restano i problemi legati all’impossibilità ad affrontare i consistenti investimenti tecnologici per l’acquisto dei macchinari e all’allungamento dei tempi di pagamento delle commesse, unitamente all’incremento degli insoluti. «Fino a 120-190 giorni di attesa per ottenere il pagamento da parte delle grandi aziende – spiega Marco Pierpaoli, referente del settore cartario-grafico della Confartigianato di Ancona – tempi che mettono in seria difficoltà il settore dei terzisti». Il presidente della consulta regionale della carta lancia anche un accorato invito al sistema del credito, «troppo arroccato su posizioni che non permettono alle imprese, soprattutto alle Pmi, di fare il decisivo salto di qualità, a maggior ragione alla vigilia dell’applicazione di Basilea 2».
Ed è per accrescere competenze e formazione nel settore che la consulta degli Industriali ha consolidato rapporti con "UniFabriano", corso in Ingegneria cartaria dell’Università politecnica delle Marche, con la facoltà di Scienze della comunicazione di Macerata e con istituti professionali della regione. «In vista delle prossime edizioni – conclude Angelini – sarà necessario migliorare l’economia di "Cartacanta" e se la fiera di Civitanova non sarà in grado di adeguarsi alle nuove esigenze, si dovrà pensare di trasferire l’evento ad Ancona».
www.cartacanta.it