
Per i titoli immobiliari primi segnali di rilancio
Il real estate a Piazza Affari, meno di tre miliardi in tutto sommando le capitalizzazioni delle 11 società attive nel settore, arranca da inizio anno. In media, i titoli hanno lasciato sul terreno il 18,95%, mentre l’indice generale di Milano ha perso il 6 per cento. I conti del terzo trimestre forniscono alcune indicazioni positive su alcuni titoli. Partendo da Prelios (così dal 25 ottobre si chiama la ex Pirelli Re dopo lo spin off da Pirelli) c’è qualche chance di recuperare nei prossimi 12 mesi (è questo l’orizzonte temporale degli analisti finanziari) il tonfo del 22,54% archiviato da gennaio. I conti sono in miglioramento: il gruppo ha chiuso i primi nove mesi con un risultato operativo a 24,9 milioni da 8,9 milioni dello stesso periodo 2009 e ricavi a 210,2 milioni in rialzo del 6 per cento. In scia, gli analisti di Banca Akros confermano il rating buy con target price a 0,57 euro. Gli esperti segnalano il dato più significativo è legato ai target di debito sul periodo 2010/11 che suggeriscono come il piano di disinvestimenti stia procedendo in linea alle attese. Secondo gli analisti di Websim, inoltre, In prospettiva non si può escludere l’interesse da parte di qualche protagonista internazionale a entrare nella compagine azionaria al posto dei soci storici.Il giudizio è neutrale, target 0,50 euro (0,44 euro l’ultima chiusura di Borsa).
Stesso giudizio anche per Beni Stabili (la prima società del comparto con una capitalizzazione di 1,3 miliardi di euro). Il target price è fissato a 0,76 ma si rivela che il titolo del gruppo – che nei primi 9 mesi del 2010 è tornato all’utile con un netto consolidato di 38,1 milioni rispetto – ha già corso tanto (+56% negli ultimi due anni ed è l’unico in positivo da inizio anno con un +11%). Buoni in conti anche di Igd: la Siiq attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 22,65 milioni (+54%). Ma il mercato, dopo l’annuncio, ha reagito in modo freddo. Quanto a Fiera Milano – il cui titolo è balzato nell’ultimo mese dopo l’ok della Fondazione Fiera (azionista di controllo) e della famiglia Cabassi alla proposta di comodato d’uso per i terreni legati all’Expo – gli analisti di Websim giudicano il titolo interessante con un prezzo obiettivo a 5,2 euro.
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