Rassegna stampa

Per collezionisti del tribale

La sera dell’inaugurazione, giovedì 21 gennaio, ci sarà anche Sua Maestà la Regina Paola di Liegi Ruffo di Calabria, a riprova che l’evento è tra i più prestigiosi d’Europa. Poi, da venerdì 22 e fino al 31 gennaio, i suggestivi spazi del Tour & Taxis di Bruxelles (avenue du Port 86 C/B) si apriranno al pubblico per ospitare la 55esima edizione del «Brafa» (Bruxelles antiques & fine arts), il primo appuntamento del 2010 con il mercato dell’arte e dell’antiquariato (orario 11-19; martedì 26 e giovedì 28 fino alle 22.30; www.brafa.be).
Saranno 120 le gallerie provenienti da tutta Europa e allestite in stand in chiave ecologica, disegnati da Nicolas de Liedekerke & Daniel Culot, all’interno degli edifici industriali del Novecento sorti lungo il canale Willebroek.
L’offerta di oltre 5mila opere d’arte di ogni epoca e stile è varia e di qualità: dall’arte precolombiana e tribale alle porcellane cinesi; dagli arazzi alle sculture di marmo o bronzo; dai disegni ai dipinti; ma anche gioielleria e libri antichi, numismatica e complementi d’arredo fino agli albori del design industriale. «Brafa 2010», meno specialistica di Maastricht ma altrettanto di tendenza, si preannuncia importante, come spiega Bernard De Leye, presidente degli Antiquari del Belgio, che organizzano la manifestazione da oltre cinquant’anni: «Inizia un anno a cui tutti guardiamo con grande speranza. Molto lontani dai sentimenti che dominavano l’apertura del 2009. Il nostro settore ha retto meglio di molti altri l’urto della crisi e sta dando segnali confortanti: non ultimo il numero e la qualità dei galleristi presenti».
Quali sono, quindi, i comparti del collezionismo antiquario da tenere d’occhio? Soprattutto il Novecento e l’Archeologia. In particolare proprio in Belgio, patria dei colonialisti più avventurosi dell’Ottocento, si trova la prima scelta dell’arte primitiva, africana e mesoamericana. Ad esempio una maschera Bwami quota 40mila euro da Galerie Germain di Montreal, un’importante statua feticcio nkisi, del XIX secolo, manufatto dalla tribù Songye del Congo, è stimata 130mila euro, mentre una statuetta Mezcala, in vendita dalla Galerie Mermoz di Parigi, costa 120mila. L’arte tribale, infatti, è ormai un bene rifugio con tanto di banca dati che ne monitora gli scambi in asta e almeno due sessioni di vendita all’anno da Christie’s e Sotheby’s di Parigi e New York.
Gli amanti dell’arte orientale antica e moderna trovano in fiera ben 12 gallerie specializzate in ceramiche, pitture e sculture provenienti dal Giappone, dalla Cina e dal Vietnam. Tra questi la parigina “Tanakaya” di Tamio Ikeda, aperta in rue Saint-Suplice 4 dal 1988, tratta ceramiche dal periodo Edo (1603-1867) alle ere Meiji, Taisho e Showa (1868-1989); nonché stampe Ukiyo-e, Shin-Hanga e Sosaku-Hanga. Unica presenza italiana è la galleria milanese “Antique Japanese Screens” di Helena Markus, attiva dal 1986; a Bruxelles espone un paravento a 6 pannelli arricchito da preziosi intarsi d’oro e una composizione di quattro pannelli dorati firmata da Kusumi Morikage e stimati sui 15mila-20mila euro. Cuore della manifestazione è la mostra «I tesori di Liegi», con 80 opere d’arte provenienti dai Musei della Città fra dipinti fiamminghi, vasi di porcellana del 1776-1777 appartenuti al Principe Charles de Lorraine, reperti archeologici, armi storiche realizzate nelle famose fucine di Liegi, vetri liberty e alcuni dipinti di Picasso, Chagall e Gauguin acquistati dalla municipalità nel 1939, durante una vendita organizzata dal Terzo Reich che si voleva liberare di 125 opere di “arte degenerata”, poco affine all’estetica nazista.
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Pezzi forti

35mila €
Vaso coloratissimo Un vaso realizzato da Ercole Barovier a Murano nel 1961 intitolato «Intarsio» proposto dalla Galleria Heiremans

120mila €
Dipinti del Novecento La tela di Fernand Léger dal titolo «Araigné et forme rouge» risalente al 1938, esposta nello stand della Galerie Berès

135mila €
Mobili con eleganza Un bureau con piedi ad arco in bois de rose realizzato dall’ebanista Eugène Printz (1889-1948). In vendita presso la Galerie Jean-Jacques Dutko

80mila €
Archeologia precolombiana Uno sciamano seduto con una coppa in mano. Scultura della Cultura Colima, Messico, 100 a.C. – 250, proposta dalla Galleria Mermoz ]]>

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