
Per Bulgari il 30% dei ricavi
– Non si può parlare di orologi italiani, senza nominare il marchio romano Bulgari, specializzato nel comparto dell’orologeria, oltre che della gioielleria. Quelli di Bulgari sono orologi di gran lusso e di gamma elevata. La maison romana iniziò a produrre i primi esemplari negli Anni ’40, gioielli preziosi più che strumenti per segnare il tempo. Occorre arrivare agli anni ’70 per attendere il debutto ufficiale del gruppo nell’alta orologeria. Il primo orologio Bulgari con una propria identità definita e riconoscibile rispetto alla collezione dei gioielli fu lanciato nel 1977.
Un modello che è stato rivisto e riproposto proprio l’anno scorso: il Bulgari Bulgari, così detto perché ha il logo inciso due volte sulle lunette. Presentato alla fiera di Basilea lo scorso anno è subito diventato l’item di punta della casa, incassando un gran successo. Successo che però, commentano dal quartier generale di Bulgari, potrebbe essere superato da quello del modello del 2007, che sarà presentato a giorni a Basilea.
Per adesso, comunque, nessuna indiscrezione è emersa sulla primizia in arrivo e anche tra i dipendenti della casa romana le bocche sono assolutamente cucite. D’altra parte le tipologie di orologi Bulgari sono tante: numerosi modelli presentati negli anni passati continuano a essere gettonati sul mercato, anche senza la necessità di campagne pubblicitarie a loro supporto.
Di sicuro il prodotto orologi per Bulgari è estremamente importante. Numeri alla mano rappresenta all’incirca il 30% del fatturato complessivo. Inutile dire, quindi, che la crisi che ha colpito l’orologeria dal 2001 al 2004 si è fatta sentire sui conti della casa romana. D’altra parte dal 2005 i segni di ripresa dell’orologeria sono stati evidenti. Complice il lancio del modello Assioma che ha riscosso un boom di richieste.
Così, una volta archiviato l’annus horribilis, il 2003 (quando accusò una flessione del 16,6%), la divisione orologi di Bulgari è tornata a crescere vivacemente. Nel 2006 gli orologi della casa romana hanno vantato un progresso del 10,3% a cambi comparabili (+7,9% a cambi correnti). Merito non solamente del successo incassato dal Bulgari Bulgari, ma anche dagli ottimi risultati dei marchi svizzeri Daniel Roth e Gerald Genta, acquistati dall’azienda romana nell’estate del 2000.
Certo nel quarto trimestre 2006 la divisione orologeria ha segnato il passo (-7,3% a cambi comparabili e -3,4% a cambi correnti) rispetto agli ultimi tre mesi dell’anno precedente. Ma questo perché, spiegano dal quartier generale della maison, il confronto era impegnativo dal momento che nell’analogo trimestre del 2005 erano andati a ruba gli orologi Assioma.