Rassegna stampa

Passerella di prodotti Dop all'”Expo dei Saporiì”

MILANO *c É un trionfo di prodotti alimentari tipici delle terre e della tavola made in Italy, quanto di meglio possa esserci nei distretti dei prodotti Dop, dai salumi agli insaccati, dalle paste alle salse, dai dolciumi ai vegetali. Di sicuro ci sono tutti i 160 prodotti a denominazione d’origine e indicazione geografica protette, ma anche molti altri ancora: prodotti che comunque esprimono tipicità ed esaltano le peculiarità territoriali di provenienza.
All’Expo dei Sapori inaugurato ieri a Milano sono arrivati a centinaia, forse mille, da ogni regione d’Italia a esporre e vendere le proprie mercanzie: prelibatezze già note e descritte in tutti i modi, ma anche prodotti che ignoti lo saranno ancora per poco tempo. Come la “formaggella del Luinese”, un cacio fatto esclusivamente di latte di capra allevate in Val Cuvia, nel varesotto, di cui si attende il riconoscimento Dop.
L’iter burocratico del disciplinare è alla fase finale, racconta Paolo Satta, un piccolo imprenditore che ha smesso la casacca del veterinario per produrre formaggi espressione della tradizione locale. Nel suo caseificio si lavorano mille litri di latte crudo di capra al giorno, per quasi un quintale di formaggi che al momento sono destinati a un consumo prettamente locale.
Satta però è artefice, insieme a un manipolo di altri produttori della zona, del salvataggio dall’estinzione di una capra autoctona della Val Cuvia (Nera della Verrasca) dal cui latte si ottiene appunto la “formaggella del Luinese” che è destinata a diventare l’unico formaggio Dop made in Italy ottenuto al 100% da latte crudo di capra.
Di esempi come questi all’Expo dei Sapori ce ne sono molti e da ogni angolo d’Italia. Questo spiega perchè Antonio Intiglietta, presidente della società promotrice del Salone, nel dare il via alla manifestazione ha sottolineato il valore strategico che Expo dei Sapori ha nel difendere e sostenere l’economia locale, nonchè promuovere i prodotti tipici di qualità. Azione che si avvale anche della partecipazione di grandi catene distributive, come il gruppo Auchan presente in fiera, che al tipico dedicano sempre più spazio nei propri scaffali.

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