
Partito il bando per gestire Campanara
PESARO – L’inizio del grande gioco per la prossima presidenza della Camera di Commercio ha preso praticamente il via ieri quando è stato pubblicato il bando che sancisce la separazione della gestione di Campanara dalla proprietà degli immobili. Il primo passo di una piccola rivoluzione che dovrebbe portare, sperano in diversi, a qualche importante valzer di poltrone. Perché alla Fondazione qualcuno spera che ci vada l’attuale presidente Alberto Drudi liberando così lo scranno più alto di Corso XI Settembre. Su quella sedia, inutile negarlo, punta gli occhi ormai da qualche anno il presidente della Confcommercio Giancarlo Pedinotti.
Traballa anche la poltrona di Aspin 2000: rifiutata a suo tempo da Assindustria, ora all’interno di palazzo Ciacchi si guarderebbe con un certo interesse a questa struttura creata per curare e sostenere l’internazionalizzazione. Amerigo Varotti sul patibolo? Vedremo. Un bel giro se non ci fossero dietro l’angolo alcune variabili: dove metteranno i Ds l’«economista» Franco Arceci? E Giancarlo Zuccarini, ora amministratore della Fiere, esce in silenzio e dice pure grazie? Comunque l’aria in queste ultime settimane è tornata di nuovo tesa: il segretario della Cna Camilla Fabbri ha spedito una serie di inviti per una cena di lavoro scordandosi di imbucare quello per i vertici di palazzo Ciacchi. Non solo: Alberto Drudi, che ora con il cambio della legge potrebbe puntare al terzo mandato, adottando il principio del «divide et impera», lavora dietro le quinte per seminare un po’ di malcontento. L’ultima? La grande visibilità che sta ottenendo Luigino Gambini dell’Api. Una visibilità, riferiscono, non graditissima ad Assindustria. Al di là dei minuetti formali, il mancato invito a parlare durante la festa con Montezemolo, non è stato digerito da Drudi. Si riparte.