
Parola di Formigoni: il nuovo polo sarà completato e aperto il 2 aprile
Il 2 aprile prossimo il nuovo, avveniristico polo fieristico di Rho-Pero sarà inaugurato: e già da quel giorno, la cittadella delle esposizioni sarà accessibile da ogni parte. Dalle autostrade A4 e A8 e dalla tangenziale ovest di Milano. Non sarà, dunque, una cattedrale nel deserto la nuova fiera milanese. A dassicurarlo è stato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ieri ha effettuato un sopralluogo ai cantieri in piena attività, prima della pausa natalizia. “Entro il 2 aprile – ha spiegato il governatore al termine della visita – sarà garantita una percentuale di completamento delle opere di collegamento tale da poter servire tutti coloro che inizieranno ad utilizzare la Fiera”. Il ritmo di marcia dei tre cantieri è serrato. Il presidente lombardo ha infatti precisato che le opere di collegamento saranno ultimate entro autunno 2005, quando sarà completato anche il trasloco dei padiglioni dagli storici padiglioni di Milano. “E quindi per aprile circa la metà delle opere, di più, forse il 60-70 per cento sarà pronta”. In autunno, l’accessibilità sarà “perfetta”, con tutti i raccordi completati e la piena funzionalità delle strade. Il polo di Rho-Pero dovrebbe insomma confermare tutte le aspettative. Formigoni ieri ha proseguito nel suo lungo itinerario nei cantieri aperti in Lombardia. Prima di giungere a Pero ha effettuato un sopralluogo anche a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, coi presidenti di Anas, Vincenzo Pozzi, e di Sea, Giuseppe Bencini: lì, l’Anas sta ultimando dopo molti rinvii la superstrada dell’aeroporto di Malpensa, 18,6 chilometri per collegare lo scalo alla A4 e alla A8, verso Milano, Torino e Varese. Anche questa opera servirà a rivoluzionare la viabilità lombarda, servendo al meglio la nuova fiera di Milano, vicina proprio a Malpensa che sarà la principale porta d’accesso dall’Europa e dal mondo. Su Rho-Pero a Formigoni è stato chiesto anche un commento sui diversi ricorsi al Tar ancora pendenti. Il presidente lombardo è stato chiaro: “I ricorsi hanno sollevato grandi difficoltà, ho chiesto l’intervento anche della presidenza del Consiglio, per poter realizzare comunque queste opere. Ce la stiamo facendo: certo, le insidie sono sempre dietro l’angolo”.