
Parma tra i fornelli a San Francisco
Gli Stati Uniti, nonostante il moltiplicarsi di mecche culinarie a New York City o a Los Angeles, sono ancora spesso definiti, dalla tradizione, patria del fast food e delle cene surgelate mangiate in fretta la sera. Ma non a lungo, se la scommessa di un’organizzazione battezzata Nasft si realizzerà, anche grazie a più d’un pizzico di sapore – e business – italiano.
Il Nasft è l’associazione nazionale americana dedicata allo Specialty Food, le specialità alimentari che muovono decine di miliardi di dollari l’anno, e organizza due grandi fiere battezzate non a caso Fancy food shows, palcoscenici del cibo raffinato. Quella d’inverno, in gennaio (dal 15 al 17 a San Francisco), nel 2012 conteneva una novità: l’avvio di una partnership con Fiere di Parma. Agli italiani è stato affidato un programma educativo e una conferenza stampa nell’ambito di un evento con 20mila metri quadrati di spazio espositivo. «Di solito non offriamo ad altri simili opportunità – spiega il vicedirettore dell’Associazione Chris Nemchek alla vigilia della partenza per lo Show -. Ma con gli italiani lavoriamo bene e si è instaurato un rapporto di fiducia. Entrambi siamo interessati a esplorare le possibilità di cooperazione».
Nemchek vede per produttori e esportatori italiani crescenti prospettive in terra americana. «I consumatori, come i compratori e gli importatori, stanno imparando sempre più a conoscere le diverse regioni. Prima la cucina italiana era un tutt’uno, poi hanno cominciato a distinguere tra nord e sud, adesso è la stagione della distinzione tra le diverse zone». Sono pronti a recepire un’educazione ai diversi gusti. E quindi, dice Nemchek, «ci sono ottime ragioni per portare qui una maggior quantità di specialty food».
Le partnership culinarie italo-statunitensi, in realtà, hanno già una storia su cui fare leva. Nasft ha già da anni un rapporto con Fiera Milano e l’iniziativa TuttoFood, fatto di programmi di scambio per i buyer, seminari e presenze ai reciproci eventi. Legami esistono anche con Fiera Verona e Vinitaly e negoziati sono in corso per una più sistematica collaborazione. Nemchek quest’autunno e venuto in Italia, a Milano, proprio per illustrare la missione e il raggio d’azione del Nasft: nata nel 1952, ha oltre 2.800 aziende tra gli iscritti. Dal 1955 organizza fiere per un mercato, quello dello specialty food, che stima al momento in 70 miliardi di dollari. E l’Italia, a Fancy Food, si è guadagnata un posto d’onore da non sprecare: «È di gran lunga il paese più rappresentato – afferma Nemchek – è la sua presenza continua a crescere, negli alimenti come nei vini».
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