
Orogemma sfida l’Est
Vicenza NOSTRO SERVIZIO Apre Orogemma con la presenza del vicepremier Giulio Tremonti e si aprono anche i dibattiti sulla situazione economica del Nord Est, anche alla luce dei dati positivi dell’Istat che hanno registrato un aumento dell’export nel settore orafo.Ma il 12,8\% in più rispetto al 2004 è un dato che va preso con cautela. I fasti del 2000 sono infatti ancora lontani, e la risalita dalla perdita del 30\% delle esportazioni in cinque anni è ancora lunga. La fiera dell’oro di Vicenza, la grande vetrina dell’oreficeria, sembra essere non solo una delle più importanti rassegne internazionali del gioiello ma anche un appuntamento con le istanze di un’imprenditoria calata all’interno di un’economia che stenta a riprendersi.Per questo la presenza del vicepremier Giulio Tremonti, all’inaugurazione di ieri, ha assunto un carattere particolarmente importante, soprattutto per l’analisi di un mercato, quello orafo, che il vicepremier ha preso come cartina di tornasole per la situazione economica dell’Italia in generale. «L’Italia compete con lo zaino pieno di sassi e loro senza zaino», ha detto Tremonti in riferimento alla concorrenza dannosa, per il mercato italiano dei paesi emergenti come la Cina e l’India.Ma, per Tremonti, le ragioni della crisi vanno ricercate all’interno del sistema Europa. «La crisi è europea e serve una difesa maggiore della nostra economia che non significa imporre dazi ma una emissione di debito pubblico, da parte delle Europa, alle imprese e alla riconversione», ha detto Tremonti, sottolineando che «il protezionismo non è evocare strumenti del passato ma evidenziare la demenza dell’ attuale assetto dell’Europa». Per il vicepremier la maggiore protezione che l’Italia deve avere e quella nei confronti della propria mentalità economica. Il futuro del settore orafo, uno dei settori ancora più importanti dell’economia del Paese, è ancora incerto. Anche se l’export è aumentato nei primi mesi del 2005, le contrattazioni hanno subito parecchie oscillazioni ed è difficile dire se si avrà una ripresa a breve termine.Per Valentino Ziche, presidente dell’ente fiera, la speranza è che anche l’ultimo semestre sia positivo come il primo: «Speriamo che la discesa sia diritta per questo settore che avrebbe bisogno di restare in Italia per dare lavoro alla nostra economia». Orogemma, che è la vetrina internazionale del distretto orafo, propone anche quest’anno la consueta esposizione di tendenze e gioielli nei suoi 54000 metri quadrati di esposizione che raccolgono 1600 espositori provenienti da 25 paesi. La manifestazione, aperta agli operatori e al pubblico durerà fino al 15 settembre. Pietro Rossi