
Ordinamento Fieristico Regionale. Secchiaroli: “una legge di sistema che non penalizza nessuno”
ANCONA – La replica dell’assessore regionale alle polemiche innescate dal Consigliere di An, Gasperi L’Assessore regionale alle Fiere e Commercio, Marcello Secchiaroli, interviene nella “polemica” innescata dal Consigliere di AN, Gasperi, in merito alla presunta penalizzazione della città di Pesaro nel settore fieristico, per precisare alcuni aspetti. “La legge sull’ordinamento fieristico regionale è una legge cornice che tende ad armonizzare il sistema, coinvolgendo le parti economiche e sociali del territorio per dare una linea comune di indirizzo che non si scontri, ma dialoghi con le altre realtà fieristiche vicino alle Marche.” L’articolato, per chi lo ha letto, tiene conto dell’attività fieristica libera ed esercitata secondo i principi di trasparenza e tutela della concorrenza, e tende alla privatizzazione dell’attuale sistema fieristico, necessaria per consentire il rilancio, il miglioramento e lo sviluppo delle imprese e dei prodotti su mercati più ampi. In quest’ottica di privatizzazione si muovono i due poli – Pesaro e Ancona – mediante una diversa ristrutturazione che tiene conto della proprietà dei beni (fondazione) e gestione delle manifestazioni (società per azioni). Per cui, se la lettura della legge fosse stata più attenta, i colleghi consiglieri di minoranza avrebbero potuto constatare che i contenuti prevedono strumenti tali da creare un polo unico del sistema fieristico regionale, al di là dei campanilismi e delle divisioni attuali. Vorrei, inoltre, ricordare al Consigliere che la legge è stata dibattuta nelle varie commissioni e, al termine dell’esame, è stata licenziata anche con l’astensione costruttiva della minoranza. Non si comprende, pertanto, l’abbandono dell’aula da parte della minoranza, se non in termini di strumentalizzazione politica ai soli fini propagandistici. Vorrei capire poi da cosa si evince che la legge ha chiuso la porta in faccia ai privati! Al contrario, nel futuro polo unico fieristico che si andrà a costituire, i privati saranno una forza trainante del nuovo sistema. La nuova legge, che sarà in aula nella prossima seduta del Consiglio, non prevede assolutamente la penalizzazione di Pesaro, ma anzi vengono forniti gli strumenti più idonei (vedasi la Commissione prevista dall’art. 13) perché si possa concertare la nascita di un Polo unico per la gestione delle manifestazioni fieristiche, Polo che dovrà essere organizzato nei quartieri fieristici della Regione (Pesaro, Ancona, Macerata, Civitanova). Inoltre, vorrei portare a conoscenza di chi fa sterili polemiche che l’ERF è un Ente di diritto pubblico regionale, mentre “Fiere di Pesaro” è una società per azioni la cui maggioranza assoluta è in capo alla Camera di Commercio di Pesaro. Purtuttavia, la Regione ha contribuito sostanzialmente al rilancio delle Fiere di Pesaro. Allora, dove è l’esclusione di Pesaro tanto sbandierata dal Consigliere di minoranza? Sarebbe stato più serio dibattere e procedere all’approvazione di una buona legge già da subito, e non polemizzare sulla stampa.