Rassegna stampa

Opere pubbliche per 4,7 mld EUR

Roma è una città che si sta trasformando rapidamente. “Lo sta facendo in modo equilibrato – spiega Roberto Morassut, assessore all’Urbanistica di Roma -, centrando le trasformazioni sul nuovo Piano regolatore che fissa le regole dello sviluppo urbanistico e ricompone il mosaico dei progetti urbani, di riqualificazione, di risanamento e di riuso edilizio avviati in questi anni. Il nuovo piano, da solo, stimiamo possa produrre 40 miliardi di euro di investimenti in dieci anni, di cui nove miliardi nelle infrastrutture, dieci per la riqualificazione e la trasformazione del sistema urbano più periferico, cinque almeno per lo sviluppo delle centralità. Il programma delle opere pubbliche, nel più ristretto scenario 2005-2007, vale complessivamente 4,7 miliardi di euro e riguarda 1.500 opere e interventi”. A Roma si sta realizzando “un positivo connubio tra forma e funzione – continua Morassut -: cambia la forma delle città, nuovi poli urbani al posto di un unico centro pregiato, e nuove funzioni si insediano in periferia all’interno delle centralità, portandovi finalmente sviluppo e qualità al posto della vecchia marginalità”.
Tra le operazioni spicca quella denominata Nuova Fiera. Operazione in project financing da 355 milioni di euro a cui si aggiungono 110 milioni di euro per il potenziamento della rete infrastrutturale. Il costruttore è la Lamaro appalti Spa su progetto di Tommaso Valle. Le nuova Fiera sarà composta da 22 padiglioni per 189mila metri quadrati di superficie espositiva, edifici complementari e uffici per un totale di 210mila metri quadrati. I primi 14 padiglioni verranno inaugurati nel 2006 mentre la conclusione è prevista per il 2009.
C’è poi la Città dei Giovani, intervento di riqualificazione che interessa l’area degli ex Mercati generali di 80mila mq, con 153mila metri cubi da ristrutturare dove troveranno spazio la più grande mediateca d’Europa, terme moderne per lo sport e il benessere, e spazi per ristoranti multietnici. L’investimento complessivo sarà di circa 230 milioni a opera della cordata vincitrice della gara, la Mills limited patnership, composta da Reit Usa Mills Corporation, Lamaro appalti, Fingen, Ccc, Cinecittà centro commerciale e Cogein (si veda l’intervista in prima pagina, ndr).
A fine giugno è stata invece approvata la delibera del Consiglio comunale che prevede il trasferimento degli uffici comunali nella futura cittadella all’Ostiense, il Campidoglio 2. Entro giugno partirà il concorso internazionale per il progetto preliminare a cui seguirà entro l’autunno l’approvazione del progetto definitivo con successivo inizio dei lavori e chiusura dei cantieri entro il 2007. In complesso saranno realizzati 77mila mq di cui 44mila per il polo amministrativo, 25mila per quello tecnico, e infine 8mila destinati al front office per i cittadini. Sull’area insiste l’ex Manifattura tabacchi che verrà riqualificata per ospitare i dipartimenti tecnici. Il costo totale dell’opera è stato stimato in 241 milioni di euro finanziato in gran parte con la vendita dell’attuale sede dell’Acea.
Promotore dell’iniziativa è Risorse per Roma. Il nuovo Centro Esquilino è infine il grande progetto di recupero urbano e ambientale di una delle aree più significative, dal punto di vista storico, culturale e urbanistico, della città di Roma, adiacente alla Stazione Termini. Gestito da Risorse per Roma, l’intervento ha coinvolto investimenti complessivi pari a circa 77,5 milioni di euro, ma la partecipazione economica dell’Amministrazione è stata inferiore al 2%, in parte grazie alle risorse realizzate con la vendita ai privati di alcune aree di proprietà del Comune di Roma, e in parte mediante la concessione delle attività a reddito previste nel progetto. Partendo dall’esigenza di trasferire il grande mercato alimentare di piazza Vittorio Emanuele II dalla sua sede storica, ormai inadeguata agli standard igienico sanitari europei, in una nuova struttura coperta, è stato avviato – con qualche ritardo di troppo – e ormai quasi concluso un consistente intervento di recupero su un quadrante importante all’interno di un quartiere da anni in degrado. Identificato lo spazio ideale per il mercato in due ex caserme, la Caserma Sani e la Caserma Pepe, è stata avviata la riqualificazione di un intero comparto urbano, vasto mq 27.200, includendo due lotti adiacenti di proprietà del Comune di Roma, tra le centralissime vie Giolitti, La Marmora, Principe Amedeo e Mamiani.

Parco Leonardo
Caltagirone investe tre miliardi
Leonardo Caltagirone ha presentato ufficialmente lo scorso 23 febbraio Parco Leonardo, operazione immobiliare con un valore complessivo di mercato pari a tre miliardi di euro, 160 ettari di superficie distribuiti su 2.644 metri lineari, con quattro quartieri residenziali e un totale di 3.600 appartamenti privati. Un’iniziativa imprenditoriale che vede esposto in prima persona il gruppo Leonardo Caltagirone, senza partner finanziari. “Di fronte alla possibilità di coinvolgere altri soggetti – spiega Leonardo Caltagirone – come promotori dell’iniziativa, cioè banche, gestori finanziari, fondi di investimento, merchant bank, abbiamo scelto di rimanere unici responsabili delle nostre scelte. Abbiamo anche escluso l’alleanza con partner specializzati o società di consulenza immobiliare. Abbiamo invece scelto di essere noi il nostro stesso partner specializzato”. Il gruppo edile si è comunque mosso alla ricerca di un partner “finanziario che ci accompagnasse nelle varie fasi della realizzazione del progetto – continua Caltagirone -. Alla fine, dopo aver esaminato le proposte di vari fondi immobiliari e fondi pensione, gruppi assicurativi e istituti bancari, decidiamo tutti insieme, io e la mia azienda, di correre da soli, forti del nostro favorevolissimo rapporto tra leva finanziaria e patrimonio netto”.
A oggi è stato realizzato il 40% dell’intero complesso: attualmente sono 3.600 gli appartamenti già costruiti e 1.600 quelli già abitati. Entro i prossimi 4-5 anni, quando l’intero Parco Leonardo sarà completato, saranno realizzati due campus uffici con 40 edifici, due alberghi a 4 stelle e un centro commerciale di 100mila metri quadrati. A fine febbraio è stato inoltre inaugurato il cinema della catena Ugc Ciné Cité: il multisala più grande d’Italia con 24 sale da 196 a 445 posti, per un totale di 6mila posti. In totale, si stima, che nel Parco Leonardo transiteranno 18 milioni di persone l’anno, la metà delle quali si recherà al Centro commerciale. “Con Parco Leonardo – conclude Caltagirone – abbiamo voluto realizzare un modo nuovo di vivere in una grande città come Roma”.

Pp.M.

Nuova Fiera.
Saranno 22 i padiglioni per 189mila metri quadrati di superficie espositiva e altri 210mila per edifici complementari e uffici. L’inaugurazione dei primi 14 padiglioni è prevista per il 2006. Si prevede la conclusione dell’opera per il 2009
Campidoglio 2. Sorgerà all’Ostiense la cittadella dove il Comune di Roma trasferirà gli uffici comunali. Chiusura dei cantieri entro il 2007.
Nuovo centro Esquilino. Nell’area delle ex caserme Pepe e Sani un progetto per un nuovo mercato alimentare coperto, servizi commerciali e terziari, un albergo e un parcheggio interrato. Posto anche per la facoltà di Lettere della Sapienza
Città dei giovani. Troveranno posto in quest’area da 80mila metri quadrati (si tratta degli ex mercati generali) la più grande mediateca d’Europa, terme moderne per lo sport e il benessere, ristoranti multietnici.

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