
Obiettivo innovazione
L’attività fieristica deve essere un motore per lo sviluppo economico del territorio, un elemento dinamico in grado di rispondere con efficacia alle richieste delle imprese, una realtà propositiva che, prevedendo i cambiamenti del mercato, modifica rapidamente strategie e modalità operative. É la filosofia che sta alla base del piano strategico 2004-2006, presentato ieri a Udine da Gabriella Zontone, presidente di Udine Fiere spa. Una realtà espositiva che nel 2003 ha gestito 10 manifestazioni, realizzando un fatturato di 3 milioni e mezzo.
Il piano, comprensivo di business plan e azioni di marketing, punta ad attivare sinergie con le grandi fiere per la realizzazione di eventi sperimentali, a costruire un sistema virtuoso di relazioni con le realtà fieristiche limitrofe e a specializzare le rassegne riservate ai settori di nicchia da valorizzare anche attivando canali preferenziali verso i Paesi della nuova Europa.
Tra gli obiettivi individuati per il medio termine spicca l’organizzazione di nuove manifestazioni fieristiche (alcune “business to consumer” e una “business to business”) e l’incremento dell’attività congressuale su scala sia nazionale sia internazionale, aumentando il fatturato societario di almeno il 30% nel triennio. Innovazione, spettacolo e bioedilizia i nuovi settori di intervento selezionati. «L’innovazione – commenta la presidente Zontone – è senza dubbio l’evento che meglio rappresenta la nuova rotta di Udine Fiere e il suo riposizionamento competitivo in un contesto economico, sociale e culturale così profondamente mutato da condizionare fortemente anche il modo di fare fiere. Saranno l’informatica e le nanotecnologie i filoni sui quali si svilupperanno i primi interventi».
Ultimati gli interventi strutturali (15 milioni gli investimenti dell’ultimo triennio), che hanno potenziato la superficie espositiva, completato la rete tecnologica sotterranea, ampliato la capienza dei parcheggi e migliorato notevolmente l’impatto estetico ambientale, la società è pronta per affrontare i prossimi anni in modo competitivo.
«Il mercato, oggi – spiega Zontone – chiede una specializzazione sempre maggiore delle rassegne e delle manifestazioni e gli organizzatori devono essere in grado di offrire agli espositori non solo una logistica ineccepibile, ma vere e proprie occasioni di business. Udine Fiere si sta muovendo in questa logica, seguendo una modalità operativa prettamente privatistica, adottata ancor prima della trasformazione in società per azioni».
Parallelamente all’attività fieristica, inoltre, la società sta lavorando «per costruire nuove relazioni e rinsaldare rapporti con analoghe realtà nazionali e internazionali – precisa Zontone – finalizzati anche a trasformare alcune delle nostre fiere più qualificate, in rassegne itineranti».