
‘Nuove’ Fiere: via libera della conferenza dei servizi
La Conferenza di Pianificazione, riunitasi venerdì 1° settembre, con l’intervento dell’Assessore Galvani per il Comune di Parma, dell’Assessore Ugo Danni per l’Amministrazione Provinciale e della dottoressassa Paola Castellini, Dirigente del Settore Attività Produttive per la Regione Emilia Romagna, ha approvato la realizzazione del nuovo polo commerciale che sorgerà a Baganzola, in adiacenza all’area fieristica. Il nuovo polo consentirà alle Fiere di Parma di rilanciare la propria attività migliorando, soprattutto, l’accessibilità delle aree espositive attraverso la realizzazione della complanare, che collegherà direttamente la Fiera con il casello Autostradale dell’A1 a San Leonardo e l’areoporto. Questa importantissima infrastruttura, decisiva per lo sviluppo dell’attività fieristica a servizio dell’economia della nostra Provincia, era stata annunciata durante la scorsa edizione di CIBUS. Ora, grazie alla convergente e sinergica volontà delle istituzioni locali, Comune e Provincia, l’intervento dei privati realizzatori del polo commerciale assicurerà la realizzazione della complanare per la prossima tornata della massima esposizione agroalimentare italiana. La Conferenza di Pianificazione, si è conclusa con un accordo che porterà Comune e Provincia ad adottare gli atti conseguenti, quali le opportune varianti, rispettivamente, al PSC e al PTCP e le connesse deliberazioni nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità, finalizzate alla realizzazione nell’area della fiera di un polo funzionale commerciale comprendente un centro commerciale di grande distribuzione previsto nel piano provinciale del commercio, a cui si aggiungeranno strutture di medie superfici, di competenza pianificatoria comunale, collocate in adiacenti edifici autonomi. ‘Sono estremamente soddisfatto per l’esito della Conferenza – dichiara l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Parma Daniele Galvani – che apre la strada alla realizzazione di un polo commerciale in grado di dare impulso ad un qualificato sviluppo economico del nostro territorio. Voglio sottolineare, in particolare, che la complanare risponde ad imprescindibili esigenze di sviluppo delle Fiere di Parma ed è essenziale per garantire la permanenza di CIBUS nella nostra Città. Ricordo, poi, le altre opere di compensazione comprese negli impegni dei privati realizzatori: la ristrutturazione del Palazzo del Governatore, la costruzione dell’edificio-cerniera al Palacongressi dell’ex Eridania e i lavori di adeguamento della strada provinciale di Baganzola. Si tratta di un complesso di opere estremamente significativo, che vanno a qualificare settori fondamentali della vita cittadina, dall’economia, alla cultura al turismo e concorrono a rendere Parma sempre più adeguata al ruolo Europeo che si è conquistato’. ‘Si tratta di un accordo che premia il lavoro delle istituzioni che hanno messo al primo posto della discussione lo sviluppo e gli interessi del territorio – ha dichiarato Ugo Danni, assessore provinciale alla Programmazione e pianificazione territoriale – che dopo un confronto approfondito hanno definito nel dettaglio le rispettive competenze in materia di scelte di pianificazione, urbanistica e commerciale, che si attueranno nel quadro degli strumenti vigenti. L’intesa promuove e sostiene la crescita del nostro territorio attraverso il potenziamento dell’offerta commerciale e la realizzazione di importanti infrastrutture per l’area fieristica: la strada di collegamento diretto con il casello dalla A1, la strada per il collegamento diretto tra l’aeroporto e la fiera, che metterà quest’ultima in diretta connessione la tangenziale nord e in futuro con la fermata prevista sulla linea ferroviaria nel contesto del progetto di metrò Parma-Fidenza-Salso. Il percorso non è ancora concluso, ma si tratta di ultimare l’iter amministrativo nelle rispettive sedi deliberanti. La direzione intrapresa è certamente quella giusta. Siamo infatti di fronte ad un progetto che darà nuovo impulso alla crescita dell’area interessata, senza peraltro prevedere massicci interventi edilizi, dal momento che si opererà in gran parte sulla riconversione di aree ed immobili industriali dimessi, che certamente estenderà rilevanti benefici anche ai territori limitrofi’.