Rassegna stampa

«Nuova Fiera, un modello di fiducia per Milano»

Inanellati i primi successi, per la Fiera di Rho-Pero, la «Grande Incompiuta», restano i collegamenti. A partire dal Macef, rassegna che a gennaio ha occupato per intero il nuovo polo fieristico, gli eventi si succedono in serie: si sono appena chiusi Milano Unica (che ha riunito cinque manifestazioni del tessile che prima in parte si svolgevano in altre sedi espositive), Plast 06 (sulla lavorazione della plastica) e Ipack Ima (sugli imballaggi), oggi è al via Expocomfort (una delle maggiori esposizioni al mondo nel campo dell’impiantistica civile e industriale, dell’ambiente bagno e dell’energia), a marzo sarà la volta della mostra dedicata alla sicurezza e del terzetto Micam (calzature), Mipel (pelletteria) e Mifur (pellicceria). «È un modello di fiducia per Milano, ma sono mancate all’appuntamento alcune infrastrutture viarie – osserva Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato di Fiera Milano Spa -. Gli interventi sulla Serravalle e sulla tangenziale Est non sono ancora finiti: mancano i sovrappassi utili per evitare le code, così oggi alle rotonde si formano strozzature che provocano file». Promossa invece la linea del metrò, utilizzata dal 60% dei visitatori e dal 30% degli espositori, ma bisogna sveltire i lavori sui corridoi d’accesso. Questa l’opinione di Ferrari, ad di Fiera Milano SpA dall’ottobre 2003: «Al nuovo polo arriverà anche la Tav – sottolinea -. Ed è allo studio un collegamento ferroviario con la Malpensa: sarebbe molto utile, speriamo che venga realizzato presto». Oggi intorno al sistema-Fiera, che annovera un polo in città e uno a Rho-Pero, ruotano 4,5 milioni di visitatori l’anno per 70 appuntamenti, con un indotto economico di quasi 5 miliardi di euro: «L’obiettivo è portare le visite a 6 milioni entro il 2009 – spiega Ferrari -. Per farlo cercheremo di coinvolgere di più anche la città». Ad aprile l’attenzione sarà concentrata sul Salone internazionale del Mobile, che si svolgerà assieme a Eurocucina, Salone del bagno, Eimu e Salone del complemento d’arredo. Le strategie per il futuro sono soprattutto due: concentrare alcune manifestazioni con ambiti commerciali simili nelle stesse date e nello stesso luogo (con lo scopo di dare vita a eventi di sistema e agevolare i buyer che provengono dall’estero) e affiancare alle esposizioni eventi collaterali. «Ad aprile consegneremo a Citylife i due terzi della vecchia fiera – anticipa Ferrari -. Alcuni eventi, soprattutto di carattere industriale, hanno già cominciato a essere dirottati su Rho-Pero, altri resteranno nei padiglioni cittadini in attività, tra cui le sfilate di Moda che si svolgeranno nel centro congressi». La sfida continua. S. Rav.

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