Rassegna stampa

“Non si rischia la bancarotta”

torna all’elenco Bastianelli sull’incredibile passivo del Momi: “Il patrimonio dell’ente Fiera è solido” “Non si rischia la bancarotta”

Non si rischia la bancarotta perché il patrimonio è solido. E’ la dichiarazione di Learco Bastianelli (foto), presidente dell’ente Fiera, dopo la pubblicazione dell’incredibile passivo nei conti del “Momi”, pari a 853 mila euro per quattro giorni di manifestazione. Bastianelli contesta la cifra, sostenendo che nelle spese sono compresi investimenti validi anche per altre manifestazioni, ma continua a non fornire le presunte cifre corrette. Alla faccia della trasparenza di una funzione che è pur sempre pubblica. Ecco il comunicato stampa integrale.

Il patrimonio della Fiera di Pesaro spa ammonta a circa 7 milioni di euro: dunque, parlare di bancarotta, come qualcuno ha fatto sulla stampa, significa diffondere un allarmismo che non trova fondamento nella realtà». Learco Bastianelli, presidente di Fiere di Pesaro s.p.a., porta una doverosa nota di chiarezza rispetto alla situazione della Fiera di Pesaro e a Mo.Mi 2004. «I numeri riportati in alcuni articoli sono irrealistici – afferma Bastianelli – soprattutto se si considera che una parte di essi si riconducono a spese di straordinaria manutenzione necessarie al quartiere fieristico sin dall’anno 2000, e quindi rappresentano investimenti. Mi riferisco, in particolare, agli asfalti e alla recinzione esterna, che si sono resi necessari per lo svolgimento di Smavi, di Momi, e che serviranno anche per il Salone del Mobile ed alle manifestazioni future. In realtà il disavanzo di Mo.Mi 2004 si attesta su cifre ampiamente inferiori a quelle riportate sui giornali, cifre in larga parte determinate da azioni e cause indipendenti da questa struttura: avrò tempo e modo di precisarlo nelle sedi opportune. Ricordo inoltre che altre manifestazioni motoristiche nelle prime edizioni non hanno creato utili, come accade peraltro in molte nuove iniziative fieristiche. Concludo sottolineando che Mo.Mi 2004, pur avendo prodotto delle perdite, ha prodotto per il territorio una incalcolabile visibilità ed è stato un formidabile strumento di promozione da cui tutto il distretto ha tratto, e trarrà, beneficio economico»”.

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