Rassegna stampa

«Nella nuova Fiera 12 milioni di ricavi»

Una società «da 12 milioni di giro d’affari a regime», che punterà «sulla valorizzazione delle manifestazioni esistenti, ma anche sulla creazione di nuovi eventi» e che parte ripulita dai vecchi debiti. Mario Formica, 55 anni, vicepresidente di Confindustria Rimini e amministratore unico della Alfad, società a capo di un gruppo da 18 milioni, specializzato in allestimenti fieristici e nell’organizzazione di eventi, entrerà come socio privato nella nuova Fiera di Pesaro. La manifestazione d’interesse in risposta al bando presentato a Campanara (era l’unica), indica la disponibilità ad assumere dal 35 al 51% delle quote, per una società che dovrà avere un capitale sociale di 2 milioni. Al socio privato spetterà la gestione.
Ma perché imbarcarsi in un’operazione del genere, visto che la Fiera di Pesaro è in perdita di 867mila euro nel 2009?
La società riparte da zero e quindi le perdite pregresse saranno coperte dal socio unico precedente (ndr, Cdc di Pesaro). Abbiamo ritenuto il bando un’occasione, anche alla luce del progetto che riguarda l’organizzazione di tutto il sistema fieristico delle Marche, comprendendo anche le attività di Ancona e Civitanova.
Che però sono in capo alla regione. E se Palazzo Raffaello non volesse entrare nella partita?
Non voglio avventurarmi in scenari impropri. Penso che ci sia un disegno strategico confermato anche dalla chiusura dell’Erf e, al di là dell’entrata o meno della regione nel capitale, contiamo di poter gestire gli asset di Civitanova e Ancona.
Anche se Ancona non avrà più una sede a breve…
Sì, ma parlo della Fiera della Pesca, che rimarrà come uno dei piatti forti dell’offerta della nuova società. Quando non ci sarà la sede creeremo comunque delle strutture “a tempo” idonee per la rassegna.
Una delle critiche all’ultimo, naufragato, progetto di Fiera unica, era l’eccessivo peso dell’attività in house della regione. Con il vostro progetto sarà diverso?
Credo che le Marche abbiano un tessuto produttivo importante alla ricerca di un’offerta fieristica adeguata. Noi puntiamo a una fiera che si regga sulle sue gambe e che sappia stare sul mercato.
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