Rassegna stampa

Nel ‘pianeta Cina’ qualche rischio e buoni partner

Qualche imprenditore sentendo parlare di Cina avverte un aumento delle pulsazioni cardiache. La Cina, per molti uomini d’affari, è una sorta di trauma. Richiama alla mente gli aspetti più impegnativi della globalizzazione, assume le sembianze di un colosso pronto a stritolare con una concorrenza selvaggia tutto e tutti. Per non parlare dell’aggressività sui mercati favorita da un costo del lavoro enormemente inferiore a quello medio europeo. Ma è proprio così il ‘pianeta’ Cina? La Camera di commercio ha rilevato, invece, che l’interesse per il grande Paese asiatico da parte delle imprese bolognesi è piuttosto alto, accompagnato da un fabbisogno informativo che nell’ultimo anno è cresciuto sensibilmente. In altre parole, il mercato cinese presenta certamente delle grandi opportunità, ma anche dei rischi: per questo palazzo della Mercanzia ha deciso di fornire gli strumenti indispensabili per far conoscere questo mercato in vorticosa crescita allo scopo di orientare le imprese e metterle in contatto con eventuali partner cinesi. E’ nato così a Shangai nel 2001 il Centro servizi Emilia-Romagna, che l’anno scorso ha subìto una profonda ristrutturazione e un notevole ammodernamento, allineandolo alle esigenze imprenditoriali. La struttura, diretta da personale italiano, è sorta grazie ad un progetto della Regione, BolognaFiere, Rimini Fiera, Fiere di Parma, Apt servizi, Unioncamere e delle Camere di commercio emiliano-romagnole. E’ noto che il mercato cinese è complesso. Oltre a rappresentare un grande sbocco commerciale e produttivo è anche un temibile produttore, inoltre le norme che lo regolano variano anche sensibilmente da provincia a provincia. E ci sono rischi che le Camere di commercio (tra queste spicca per velocità informativa quella bolognese) segnalano alle imprese nel campo della tutela dei marchi e dei brevetti. Dove non di rado le imprese cinesi interpretano con eccessiva elasticità le normative. Come difendersi e informarsi, allora? Le imprese bolognesi, così come quelle di altre province della nostra regione, possono rivolgersi alla Camera di commercio per chiedere un appuntamento con i consulenti sul mercato cinese. L’incontro, individuale e gratuito, serve per avere risposta ai numerosi quesiti e, grazie all’aiuto dei consulenti messi a disposizione della Camera, si potrà valutare se si è adatti a quel mercato e, nel caso, quale sarà il percorso di penetrazione e le prime mosse stategiche da compiere. Nel momento in cui l’impresa che abbia già effettuato un percorso per entrare nel mercato cinese abbia bisogno di un supporto specifico e personalizzato che non possa essere più svolto dall’unità operativa, le verrà fornita una lista di consulenti affidabili per poter concludere i propri accordi commerciali e affari in Cina. Per la Camera di commercio è possibile contattare il dott. Emiliano Bergonzoni (tel. 051-6093287, fax 051-6093211; e-mail emiliano.bergonzoni@bo.camcom.it). E i dati dell’interscambio tra imprese bolognesi e la Cina? Quelli (provvisori) del quarto trimestre 2003 vedono un aumento delle importazioni pari al 38,15, mentre l’export è sceso del 36,7%. Ma nel primo trimestre di quest’anno le esportazioni di prodotti bolognesi stanno recuperando posizioni.

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