
Napoli investe sul secondo polo
Sul tavolo ci sono i conti di un 2007 che, secondo le stime, chiuderà in utile per la quarta volta consecutiva. All’orizzonte c’è una scommessa difficile – visti i concorrenti ed il mercato –, ma dai contorni sempre più chiaramente delineati: la nascita del nuovo quartiere B2B. La Mostra d’Oltremare di Napoli si prepara ad affrontare un 2008 impegnativo, forte di un bilancio di tutto rispetto.
Le attività fieristiche della società registrano a consuntivo d’anno valori in crescita. Il fatturato sale a 7,483 milioni (+2,86%); aumentano del 7% i metri quadrati netti venduti (a quota 146mila) e, in pari percentuale, le giornate di occupazione fieristica (132 in tutto il 2007), distribuite su 32 manifestazioni (dato in Italia secondo alla sola Fiera di Milano), che hanno richiamato 770mila visitatori. Sette le nuove fiere svolte nell’anno, che hanno portato Napoli al secondo posto fra i centri fieristici nazionali per numero di manifestazioni realizzate.
La Mostra Spa – Comune di Napoli 66,3%, Regione Campania 20,68%, Provincia di Napoli 4,41%, Camera di Commercio 8,60% –, che ha in portafoglio nel complesso attuale 720mila metri quadrati di cui solo una piccola parte, circa 40mila mq, costituita da padiglioni specificamente dedicati all’attività fieristica, sarà chiamata quest’anno a sfoderare per intero il suo potenziale nella promozione di esposizioni in prospettiva della realizzazione del nuovo quartiere fieristico.
Dopo il riassetto legislativo del settore fieristico, varato a luglio 2006, la Regione Campania ha ottenuto l’approvazione in sede Ue della realizzazione del polo regionale fieristico inserito fra i 15 "grandi progetti" del Por Campania che sarà realizzato con i fondi Fesr 2007-2013. A ruota dell’ok giunto lo scorso settembre da Bruxelles, è stata avviata la progettazione di fattibilità del nuovo insediamento: sarà collocato nell’area a nord di Napoli, dove confluiscono la rete autostradale e l’alta velocità ferroviaria, e si estenderà su 250mila metri quadrati di cui circa 150mila occupati da padiglioni (circa 80mila mq), servizi ed aree espositive all’aperto. Costo previsto per la realizzazione: circa 200 milioni di euro. La nuova struttura avrà il difficile compito di recuperare spazi sul mercato nazionale ed internazionale, nel frattempo sempre più fortemente presidiato dalla Fiera di Roma, e sarà chiamata a confrontarsi, una volta operativa, anche con la concorrenza della Fiera del Levante, considerato che, nei medesimi tempi, Bari sarà collegata con Napoli da una nuova linea ferroviaria diretta e ad alta velocità.
La gestione del nuovo quartiere richiede fin d’ora un’accelerazione sul versante fieristico, nel quale la Spa è presente come titolare della maggior parte dei marchi senza organizzare direttamente le manifestazioni. Secondo i piani, a Fuorigrotta – il quartiere di Napoli dove è collocata la Mostra d’Oltremare – resteranno le rassegne consumer e si svolgeranno gli start-up delle nuove rassegne business destinate a crescere in seguito nel nuovo polo. A consuntivo d’anno per la spa guidata dal docente di Marketing Raffaele Cercola (che da fine 2006 è anche presidente dell’Aefi, l’Associazione degli enti fieristici italiani) si segnalano risultati importanti anche sugli altri due versanti d’intervento. Il congressuale registra 165 eventi ospitati nel 2007 e un corposo programma di sviluppo infrastrutturale, con la costruzione di due alberghi in programma all’interno del complesso, per il primo dei quali stanno per iniziare i lavori, e due centri congressi, da 1.300 e da 5mila posti, il tutto previsto dal Masterplan 2008-2013. L’altra area è rappresentata dall’entertainment, che ha portato nel teatro Mediterraneo, nell’Arena Flegrea e nelle due piscine di cui una olimpionica, 74 fra spettacoli ed eventi in tutto il 2007 con circa 180mila spettatori.
www.mostradoltremare.it