Rassegna stampa

Mostra Oltremare, frenata per gli utili

Non dev’essere stato facile, nel giro di qualche anno, riportare in utile – e distribuire anche un dividendo agli azionisti – un carrozzone che era arrivato ad accumulare perdite per 50 milioni. Un’impresa che assomiglia a un miracolo a Napoli. Eppure, il presidente della Mostra d’Oltremare (Spa controllata da Comune, Provincia di Napoli, Regione e Camera di Commercio), Raffaele Cercola, docente di marketing all’Università di Napoli e presidente dell’associazione nazionale dei quartieri fieristici (Aefi), insieme ai suoi più stretti collaboratori, fra i quali il direttore marketing, Carlo Cigliano, che da poco guida Napoli Congressi, ce l’ha fatta.
Nel triennio 2005-2007 il fatturato è passato da 10,5 milioni a poco meno di 13 milioni e l’utile da poco meno di 291 mila a oltre un milione di euro. Tuttavia, il 2008 si annuncia con qualche spina: i ricavi scenderanno a 12,3 milioni e l’utile netto, addirittura, non dovrebbe essere inferiore a 50mila euro e non superare i 100mila euro.
Una media di circa 30 fiere all’anno e oltre 150 congressi e convegni di diversa tipologia e prestigio sia nazionale che internazionale fanno della Mostra d’Oltremare un soggetto di prima grandezza. «La collaborazione con i nostri azionisti – afferma Cercola – è costante, e la sinergia creatasi ha portato alla realizzazione di iniziative importanti: il sostegno del l’assessorato alle Attività produttive della Regione Campania per alcune fiere e comparti espositivi, il coordinamento con lo stesso assessorato per la realizzazione del più grande Centro Congressi d’Italia con una Conference hall da 5.400 posti, la collaborazione con la Provincia per alcuni spettacoli, la stretta collaborazione con il Comune di Napoli per le attività di pianificazione urbanistica e, in primis, per il Forum delle Culture del 2013, l’accordo con la Camera di commercio partenopea per la realizzazione del Borgo del l’Artigianato e lo sviluppo delle attività congressuali grazie anche alla partecipata Napoli Congressi, che dal 2009 rappresenterà uno dei principali interlocutori del business congressuale per la regione Campania e la città di Napoli».
È s stato attuato, secondo il presidente Cercola s, il primo master plan 2001-2007 e a metà del 2008 gli azionisti hanno approvato il documento di programmazione sstrategica 2008-2013, che è lo strumento che delinea la Mostra del prossimo futuro. «Abbiamo lavorato – continua Cercola – affinché uscisse fuori l’anima della struttura, con tutti i suoi valori fondanti, che sono la trasparenza, la professionalità, la collaborazione, la velocità, la logica di mercato».
Alla fine degli anni Novanta è iniziata la fase del recupero, riuscendo progressivamente a reinaugurare le varie strutture della Mostra (impianti riqualificati, edifici, aree a verde). «La produzione fieristico-congressuale e di eventi culturali e spettacolari della Mostra d’Oltremare – s aggiunge il direttore marketing, Cigliano – si è attestata su un livello di qualità e quantità rilevante e, in alcuni casi, di prestigio nazionale: siamo da alcuni anni ai primi posti nel ranking nazionale per numero di fiere ospitate e alcune di esse sono leader di settore » s.
V.D.G.

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