Rassegna stampa

Montichiari «sposa» le fiere di Staff Service

Il matrimonio si celebrerà in autunno o, al più tardi, entro l’anno. Ma gli «sposi» non hanno tentennamenti, sono ben determinati ed in queste settimane si stanno scambiando gli anelli di fidanzamento. Stiamo parlando del Centro fiera del Garda di Montichiari, il più grande ed efficiente polo espositivo della provincia, e di Staff Service, la società bresciana più qualificata ed attiva nell’organizzazione di mostre ed eventi, due realtà che già vantano una proficua e vincente collaborazione, ma che presto saranno unite da stretti legami societari. L’iniziativa è partita proprio dal Centro fiera monteclarense che, sotto la spinta della riconfermata Giunta del sindaco Gianantonio Rosa, sta consolidando ed ampliando il proprio ruolo in un mercato, qual è quello espositivo, che forse non è mai stato frizzante e dinamico come in questi ultimi mesi. In buona sostanza il Centro fiera ha deciso di migliorare le proprie strutture con un investimento di una decina di milioni di euro (in parte con fondi regionali) del quale abbiamo già ampiamente riferito. Sistemati i muri – si sono detti gli amministratori – occorre pensare al contenuto, ovvero alle iniziative. E, visto che le nuove iniziative, anche per la non facile congiuntura, faticano a decollare, la prima mossa non poteva che essere il consolidamento delle fiere che già si svolgono a Montichiari. Soprattutto perché – in questa fase di rimescolamento delle carte nel panorama espositivo (l’accordo Milano-Torino, il nuovo attivismo di Genova e di Verona, la necessità di crescita dell’Expo di Brescia) – ogni centro fiera cerca di portarsi in casa le rassegne di successo, a suon di sconti, aiuti e ponti d’oro d’ogni genere. Più d’una sirena, in verità, ha bussato anche alla porta di Staff Service, la società di Carlo Miotto che in questi anni ha portato al successo fiere come Mu&ap, Aliment, Samarcanda, Expo-arte e Rassegna antiquaria. E pare proprio che più d’un emissario, di enti più o meno vicini, abbia preso l’ascensore del Crystal Palace per presentare le sue credenziali e le sue proposte. Ma Montichiari non si è fatto prendere in contropiede. Come per la conquista di una bella donna, ha lasciato che gli altri pretendenti facessero le loro offerte e poi ha messo sul tavolo la sua proposta matrimoniale. Fuor di metafora e mentre ancora avvocati e commercialisti delle due parti stanno studiando il più adatto marchingegno societario, il Centro fiera monteclarense intende acquisire la quota di maggioranza dei marchi che oggi fanno capo a Staff Service, impegnando contemporaneamente la struttura di Carlo Miotto ad organizzare a Montichiari queste manifestazioni per almeno un altro decennio. Si tratta di un’operazione miliardaria per la quale si stanno completando le perizie e che interessa proprio il pacchetto di fiere più prestigiose di Staff Service: ovvero Mu&ap, la rassegna nazionale delle macchine utensili e dell’automazione; Mu&ap Revamping, dedicata all’usato ricondizionato per l’industria, che vanta una non indifferente caratura internazionale; Aliment&attrezzature, la fiera dell’agro-alimentare e delle attrezzature per commercio, ristorazione ed hotellerie; le due diverse edizioni di Samarcanda, la Rassegna Antiquaria ed Expo-arte, insomma le tre esposizioni che portano in vetrina l’antiquariato, il modernariato e l’arte moderna. Staff Service non commenta, limitandosi a confermare l’esistenza di una trattativa e l’interesse a chiudere con Montichiari, anche per gli storici legami con questa struttura, pur avendo sul tavolo altre proposte. Meno abbottonati gli interlocutori di Montichiari: «Siamo davvero interessati a quest’operazione e intendiamo chiuderla in autunno o, al più tardi entro l’anno – afferma il sindaco Rosa – Restano da precisare gli aspetti economici, ma ritengo che non sarà difficile trovare un’intesa. D’altra parte, lo schema generale è definito e sono convinto che sia nell’interesse nostro ed anche di Staff Service siglare questa collaborazione stretta. Stimo Carlo Miotto, ne ho apprezzato le capacità e penso proprio che sia un buon affare per Montichiari garantirsi l’apporto professionale della sua struttura». All’accordo – che per il Centro fiera di Montichiari significherebbe un reale consolidamento quale polo espositivo della Lombardia orientale, al centro di una vasta ed interessantissima area commerciale – ha lavorato anche la Provincia, con il presidente Cavalli e l’assessore Mattinzoli che per primi hanno visto i rischi delle allettanti profferte di altri grandi sistemi espositivi. E proprio con la Provincia, peraltro, il Centro fiera del Garda ha avviato da tempo un’altra trattativa. Il Broletto è infatti presente con il 20% nella società di gestione del Centro fiera stesso, mentre non ha quote nell’Immobiliare proprietaria dell’intera struttura, tutta in capo al Comune. Ebbene, anche qui sono già al lavoro commercialisti e periti perché la Provincia acquisisca una quota significativa nella spa Immobiliare con un investimento che è già stato sostanzialmente quantificato (e le risorse identificate nel bilancio) in 2,5 milioni di euro. Anche su questa partita si sono mossi, fin dalla precedente tornata amministrativa, il presidente Cavalli e gli assessori Mattinzoli e Ghirardelli, ed i prossimi 4 mesi dovrebbero essere sufficienti per chiudere. «E dopo la Provincia – dice ancora Rosa – potremmo cedere quote anche ad altri soggetti pubblici, come ad esempio la Camera di commercio, avviando così un rapporto di collaborazione con chi ha la gestione dell’altro centro fieristico bresciano».

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