Rassegna stampa

Milano unica cambia pelle e chiama Napoleone da Pitti

L’associazione fra le cinque fiere si trasforma in consorzio. Il presidente Paolo Zegna sarà affiancato dai due vice Dubini e Ardemagni. L’a.d. della manifestazione fiorentina consulente esterno. Previsioni per la seconda edizione: +20% le presenze. Michela Zio Milano unica, la fiera tessile italiana che riunisce sotto lo stesso tetto Ideabiella, Ideacomo, Moda in, Prato expo e Shirt avenue diventerà un consorzio che raggrupperà, con quote equamente distribuite, i cinque partner dell’expo. L’accordo che permette di superare il gap dell’associazione tra le aziende del settore coinvolte nelle cinque fiere partner sarà siglato a giorni e vedrà la conferma di Paolo Zegna nel ruolo di presidente, affiancato da due vice: Max Dubini numero uno di Moda In e Aldo Ardemagni (Shirt avenue). Tutti i cinque presidenti con i propri vice faranno parte del comitato di presidenza, e Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti immagine, rimarrà, almeno per ora, consulente esterno. Il nuovo assetto societario e le scelte del presidente Zegna, soprattutto sul delicato ruolo in Milano unica dell’a.d. di Fortezza da Basso, mettono fine alla querelle tra chi vedeva, nell’incarico affidato a Raffaello Napoleone, un’altra ingerenza di Pitti immagine nel turbolento panorama espositivo milanese. Per questo nei giorni scorsi, come ha riportato MFF del 23 novembre scorso, correva voce di un altro candidato, chiamato a operare nella stanza dei bottoni del nuovo salone tessile. Si parlava di Massimo Mosiello, amministratore delegato di Sitex, società che gestisce alcuni aspetti organizzativi della manifestazione, ma la candidatura del manager in alternativa a Raffaello Napoleone per contrastare l’espansione di Pitti uomo su Milano sembrerebbe definitivamente tramontata. Dell’ormai prossimo consorzio si è parlato ieri nel corso di una conferenza stampa svoltasi al centro congressi di Fieramilano, quando il presidente Paolo Zegna ha illustrato le altre novità della seconda edizione di Milano unica prevista dal 14 al 17 febbraio 2006 negli spazi espositivi di Fiera Milano Rho-Pero. Quella di decentrare il salone nel nuovo polo fieristico milanese, tuttavia, potrebbe non essere definitiva. Gli organizzatori, infatti, si riserveranno di decidere se restare in periferia oppure optare per un ritorno ai padiglioni cittadini dopo le successive edizioni di Milano unica, già fissate dal 12 al 15 settembre 2006, dal 13 al 16 febbraio e dall’11 al 14 settembre del 2007. Per quanto riguarda le cifre, il successo della prima edizione conforta chi si aspetta oltre 30 mila presenze in rappresentanza di oltre 18 mila aziende internazionali. ´Miriamo al meglio dell’offerta europea, anche se il salone rimarrà fortemente rappresentativo dell’eccellenza tessile italiana’, ha detto a MFF Zegna, mettendo l’accento su un aspetto importante della nuova fiera: il suo carattere d’oltre frontiera, quello che potrebbe portare Milano unica, nell’arco di due o tre stagioni, a un duello ad armi pari con l’antagonista parigina Première vision (vedi MFF del 25 novembre 2005). E se lo scorso settembre, al debutto dell’expo tessile in una sola compagine, ma ancora senza Prato expo, si erano registrate 27.500 presenze superando le attese del 37%, per l’edizione di febbraio 2006 gli organizzatori prevedono un aumento di affluenza pari al 20%. Per dare ulteriore risalto all’iniziativa in chiave internazionale sono in calendario road show che inizieranno il tour a dicembre tra Barcellona, Düsseldorf, Londra e Parigi e si concluderanno a gennaio a New York, Tokyo Shanghai e Seul. Secondo Zegna la nuova fiera tessile è portata per esempio tra tutte quelle realtà del made in Italy che vedono nel ´fare sistema’ la soluzione ai problemi di ogni settore dell’economia. ´I dati complessivi del comparto tessile ci comunicano ancora una situazione difficile’, ha dichiarato Zegna ribadendo che l’impasse si deve affrontare, ´facendo massa critica. ´Milano unica, ha aggiunto, ´vuole confermare la sua leadership proponendosi con un’organizzazione sempre più efficiente, puntando ancora più in alto e lontano’. Magari proprio su quei paesi fino a oggi assenti tra gli stand della rassegna. ´Penso soprattutto al Far east come la Cina, il Giappone e la Corea’, ha detto Zegna, ´con l’aiuto dell’Ice stiamo varando iniziative collaterali ai roadshow, mirate alle realtà imprenditoriali locali. Perché vengano qui, a Milano, per vedere e capire che cosa c’è dietro a uno stand, che cosa facciamo per la formazione, come è organizzato il retail. Ci mettiamo a loro disposizione perché capiscano davvero la nostra realtà e imparino a distinguere il valore dei tessuti made in Italy’. (riproduzione riservata)

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