
Milano punta sulle fiere estere
MILANO
Fiera Milano investirà, nel biennio 2007-2008, 120 milioni di euro per acquisire una serie di mostre all’estero – nei settori di punta del made in Italy – con il duplice obiettivo di promuovere il radicamento delle piccole e medie imprese italiane sui mercati emergenti e di incrementare la presenza degli operatori internazionali alle rassegne che si svolgono nel quartiere fieristico milanese. I mercati sui quali Fiera Milano si prepara a «fare shopping» sono almeno quattro – India, Russia, Brasile ed Emirati Arabi – ma l’amministratore delegato, Claudio Artusi, chiarisce: «Non ci siamo posti dei limiti geografici. Ciò che a noi interessa è attivare un canale biunivoco: agevolare la presenza all’estero del sistema produttivo italiano e favorire l’incontro tra gli operatori stranieri e il made in Italy portando a Milano il maggior numero possibile di buyer internazionali».
Il rafforzamento all’estero di Fiera Milano, accompagnato da una maggiore presenza del gruppo nel settore congressuale e dell’editoria tecnica, è tra i principali obiettivi strategici fissati dal piano industriale 2007-2011 approvato, ieri, dal cda. «Il piano – spiega Artusi – descrive il riposizionamento complessivo di Fiera Milano, che vuole essere sempre più società di comunicazione e di servizio per le imprese. Prima la Fondazione Fiera Milano ha investito nell’hardware, con la costruzione del nuovo polo di Rho-Pero; ora tocca a noi investire nel software». Sul fronte dei risultati finanziari, il piano industriale fissa gli obiettivi del gruppo: per i ricavi consolidati il piano indica 335 milioni per l’esercizio in corso, e una crescita in quelli successivi fino a 486 milioni nel 2011, con un incremento medio nel periodo di oltre il 10%. Il margine operativo lordo dovrebbe nettamente migliorare, rispetto alle proiezioni a situazione attuale, a partire dal 2008 (esercizio per il quale il Mol atteso è di circa 31 milioni), assestandosi nei tre esercizi successivi stabilmente al di sopra dei 50 milioni. Miglioramento atteso anche per l’Ebit, che dal 2009 dovrebbe posizionarsi stabilmente sopra i 34 milioni di euro. L’investimento di 120 milioni di euro di cui sopra comporterà un significativo incremento dell’indebitamento finanziario nel 2007-2008, con un picco di 132 milioni il prossimo anno. Tale indebitamento – informa la Fiera – rientrerà gradualmente a partire dal 2009, scendendo a 42 milioni nel 2011. Ciò a fronte di un incremento del patrimonio netto a 134 milioni di euro contro gli 80 previsti per il 2007.
Artusi respinge infine qualsiasi ipotesi di delisting per il titolo Fiera Milano: «Il piano industriale mira a un rilancio in grande stile e non è coerente con un progetto di delisting».