Rassegna stampa

Milano, nuova Fiera avanti tutta

MILANO* “Un’opera strategica per il Paese, la punta di diamante degli scambi tra l’Italia e il resto del mondo, un moltiplicatore di ricchezza per il territorio”. Così Luigi Roth, presidente della Fondazione Fiera Milano, sintetizza in questa intervista a ‘Il Sole-24 Ore’ il “senso” del progetto Rho-Pero, che prevede la costruzione sull’area, dove un tempo sorgeva una raffineria petrolifera, del maxipolo espositivo ideato da Massimiliano Fuksas. Martedì prossimo si svolgerà un sopralluogo ufficiale al cantiere di Rho-Pero, che si trova alle porte di Milano, per valutare lo stato di avanzamento dei lavori.
“Ma posso già annunciare – dice Roth – che la complessa operazione di bonifica ambientale e di ripulitura del terreno svolta in 30 mesi da Agip Petroli attraverso Foster Wheeler è stata ultimata proprio in questi giorni, nel pieno rispetto del piano di risanamento previsto. Ora si attende solo la certificazione da parte della Provincia di Milano, che verrà rilasciata nei prossimi mesi. Intanto – aggiunge Roth – sono già visibili sull’area i primi pilastri dei nuovi padiglioni”. Tutto dunque nel sito di Rho-Pero sta procedendo per il meglio e, in attesa che decolli il prima possibile la macchina dei collegamenti (accessi stradali e autostradali, prolungamento della metropolitana, raccordi ferroviari) con il nuovo polo fieristico, Roth dà appuntamento all’aprile del 2005 per il taglio del nastro inaugurale.

Presidente Roth, perché il polo esterno di Fiera Milano è giudicata un’opera di interesse nazionale?

Perché la costruzione del polo esterno integrata con la ristrutturazione del polo cittadino consentirà non solo a Milano e alla Lombardia ma all’intero Paese di disporre del più grande sistema fieristico del mondo, facendo della nostra Fiera il gradiente vero di sviluppo dell’economia italiana. L’attenzione e l’impegno del Governo a favore del nostro progetto è confermata dallo stanziamento deciso a fine giugno dal Cipe (pari a 290 milioni di euro) per finanziare i collegamenti.

Con Rho-Pero in piena attività quali saranno le ricadute per il territorio?

Premessa: già oggi le attività di Fiera Milano generano una ricaduta diretta sul territorio (ristorazione, alberghi, trasporti e così via) pari a 2,1 miliardi di euro l’anno. Con il sistema articolato sul doppio polo, urbano ed extraurbano, i benefici per l’indotto dovrebbe crescere nel medio termine del 40%, toccando i 3 milioni di euro l’anno. In pratica è come se a Milano prendesse vita una nuova, grande azienda che porterà benessere, ricchezza e occupazione. E il nuovo polo non esaurirà la sua funzione nell’ambito fieristico, ma sarà molto di più: sarà tempo libero, shopping, svago, parcheggi e un grande polmone verde. Grazie al nostro progetto, in altri termini, si sta mettendo in moto un complesso di interventi che in caso contrario non avrebbe mai visto la luce.

Qual è l’investimento per Rho-Pero?

Circa 550 milioni di euro. Oltre il 50% di tale cifra sarà ricavata dai mezzi propri della Fiera: quotazione in Borsa di Fiera Milano Spa, liquidità generata dalle società partecipate, dismissione parziale del quartiere cittadino; la quota restante proviene da prestiti bancari.

Le fiere avranno un futuro anche con Internet e il dilagare dell’era virtuale?

Assolutamente sì: la “fisicità”, cioè il toccare un prodotto con mano, il mostrarlo fisicamente al pubblico, resterà una modalità di comunicazione insostituibile per le aziende di tutto il mondo. La fisicità non potrà in alcun modo essere soppiantata dalla virtualità: servono spazi reali per organizzare delle fiere, con un’offerta di servizi al massimo livello, come quelli che offrirà il nuovo quartiere di Rho-Pero.

Resta l’incognita dei collegamenti: il sistema di accesso sarà ultimato in tempo utile?

La contestualità dei collegamenti è essenziale per il successo del polo esterno: va riconosciuto, in ogni caso, che gli enti coinvolti a vario titolo nell’operazione collegamenti si stanno muovendo con determinazione e professionalità per raggiungere l’obiettivo.

Soddisfatto per la quotazione in Borsa della Spa?

Sì. Abbiamo misurato la credibilità del gruppo e coinvolto una serie di soggetti che, investendo su di noi, hanno dato visibilità e forza al progetto che stiamo realizzando.

I NUMERI DEL POLO
Costo in euro
550.000.000
Superfiche totale area
2.000.000 metri quadrati
Lunghezza asse centrale
1,30 chilometri
Superficie lorda di pavimento
530.000 metri quadrati
Padiglioni
Otto, dei quali:

– 4 monoplanari tipici
– 2 monoplanari atipici
(ad altezza maggiorata)

– 2 padiglioni biplanari
Sale congressi
80
Ristoranti
20 di 1.100 mq ciascuno
Bar
25 di 400 mq ciascuno

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