Rassegna stampa

Medibit punta sul Mediterraneo

Offerta turistica globale sul Mediterraneo. É la novità su cui punta la seconda edizione di Medibit, in scena da oggi a domenica alla Fiera del Mediterraneo di Palermo. L’anno scorso, la manifestazione organizzata dall’Ente Fiera, con il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo e in collaborazione con ExpoCts, società del gruppo Fiera Milano, ha registrato 9mila operatori professionali e oltre 200 espositori.
Quest’anno l’obiettivo, – spiega il commissario straordinario dell’Ente Fiera, Alessandro Trezza – è sviluppare un’offerta turistica dell’intera area Mediterranea, e non solo delle singole zone, da vendere sul mercato d’Oltreoceano. La creazione di un pacchetto unico, per unire la storia e le bellezze della Sicilia con quelle di Grecia, Spagna o Tunisia. “Siamo convinti della necessità di sviluppare le attività fieristiche verso il Bacino del Mediterraneo – spiega Carlo Bassi, amministratore delegato della ExpoCts, la società che organizza la Bit di Milano – e dopo l’esplosione dei mercati dell’Est, sarebbe ingenuo farsi cogliere impreparati su questo versante. Basti pensare alla Libia che sta aprendo adesso al turismo e che cosa vorrà dire questo in termini di scambio. I problemi certo non mancano, ma in ogni progetto imprenditoriale si guarda ai rischi ma si deve saper vedere oltre e pensare al futuro”.

Le prospettive di sviluppo del turismo euromediterraneo, ma anche i rischi ad esso connesso, saranno oggetto di dibattiti ma, ampio spazio avrà anche il “prodotto Sicilia” che sarà in vetrina con il Workshop BuySicily, articolato in due giornate. “Quanto accaduto nel mondo dopo l’11 settembre – afferma il direttore dell’assessorato al Turismo, Agostino Porretto – ci impone delle riflessioni. L’offerta deve modificarsi per adattarsi maggiormente alle nuove tendenze, quali, ad esempio un turismo individuale favorito dagli strumenti informatici e un turismo di qualità che richiede strutture a quattro o cinque stelle. Il Por 2000-2006 privilegia gli interventi di qualità, ma occorre capire se la politica regionale e nazionale consentiranno la realizzazione di nuove infrastrutture turistiche. Le prossime azioni dovranno puntare su una seria politica dei beni culturali, che possa sempre più individuare la Sicilia come scenario di tutto il Mediterraneo”.

Gli operatori attesi arriveranno dai tradizionali mercati di riferimento che da nuovi mercati. Sono sedici i buyer tedeschi che saranno presente alla tre giorni palermitana, confermando l’interesse che da sempre la Germania riserva all’isola. Sono 15 i buyer provenienti dalla Russia, dei sette giapponesi, tre provenienti dalla Cina e due coreani, che rappresentano i mercati con i più ampi margini di sviluppo. In totale i buyer accreditati saranno 103. Un’altra novità è rappresentata dalla parziale apertura della Fiera al pubblico: quest’anno sarà possibile per manager d’azienda e direttori dei Cral accedere, dietro invito, alla manifestazione.

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