
Martini: ‘Ad aprile soluzione per Firenze Fiera e Cda a 5 membri’
‘Il 2007 sarà l’anno delle realizzazioni’, ripete il presidente Claudio Martini. ‘Dobbiamo favorire una ripresa più forte di quella che già oggi c’è e che non è sufficiente. Dobbiamo anche accelerare sulle infrastrutture’. Martini lo aveva detto la scorsa settimana durante la giunta programmatica di Marina di Carrara e lo ripete stamani dopo l’incontro con Confindustria toscana nella riunione che gli industriali hanno voluto per spiegare anche la diversa organizzazione interna che si sono dati, loro contributo ad una migliore governance del sistema toscano. ‘L’accordo con gli industriali c’è – commenta Martini – e arriva da lontano. Veniamo da un 2006 in cui con il Programma regionale di sviluppo abbiamo messo sul tavolo già tutti i temi. Ora dobbiamo solo procedere e fare presto’. E tra le partite da affrontare, velocemente, c’è quella di Firenze Fiera. Martini lo ricorda, prendendo atto stamani che la mancata sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte degli industriali che c’è stata la scorsa settimana non voleva essere un disimpegno ma solo un segnale. ‘La questione – ribadisce il presidente – dovrà essere chiusa entro aprile. Noi saremo pronti. E ridurremo da subito anche il consiglio di amministrazione da diciasette membri, tanti sono oggi, a cinque, che è il massimo previsto dalla Finanziaria. Con la nostra proposta vogliamo cercare di accogliere il meglio delle idee diverse che su Firenze Fiera sono state spese. Dobbiamo però trovare velocemente anche un partner che ‘abbia voglia di frugarsi tasca”. Capace cioè di assumersi, per dirla con Ceccuzzi, il rischio industriale. Nell’incontro di stamani in via Valfonda – con Martini c’erano anche l’assessore allo sviluppo economico Ambrogio Brenna, ai trasporti Riccardo Conti e all’agricoltura Susanna Cenni – si è parlato poi anche di aeroporti. Gli scali di Pisa e Firenze dovranno essere gestiti in sinergia, ripetono tutti commentando la notizia del prossimo collegamento Pisa-New York. Occorre fare squadra e cercare politiche condivise, aggiungono, evitando un’inutile concorrenza che non farebbe il bene del sistema Toscana. ‘Su questo ai livelli regionali nessuno più manifesta margini di ambiguità – riassume Martini -. Il problema che rimane e che a volte riemerge, con considerazioni di tipo localistico, sta semmai nei territori. Sono atteggiamenti non da condannare, ma che con pazienza dobbiamo superare’. E per il volo Pisa-New York Martini auspica che ‘possa essere d’aiuto a tutta l’economia toscana e non solo a quella locale’.