
Malpensa e Fiera, pronti al decollo
QUI VARESE Provincia e Camera dicommercio vogliono cogliere l’occasione di sviluppo
di Alessandro Franzi VARESE – Non può più far da sola, Varese. Stretto fra nuove sfide che vedono protagoniste grandi realtà nazionali, il mondo economico locale inizia a guardare con sempre maggiore interesse all’apertura del nuovo polo fieristico milanese di Rho-Pero, la cui ingombrante presenza pareva essere una minaccia per le vetrine locali. E’ chiaro – e pochi lo nascondono – che il colosso delle esposizioni che entro autunno sarà nel pieno della sua funzionalità imporrà un ridimensionamento delle tradizionali cornici fieristiche varesotte: la concorrenza è ormai ad armi impari. E tuttavia proprio questo aspetto sta provocando una nuova mentalità, per portare al territorio tutti i benefici di una istituzione che – al di là della paternità – non è solo milanese. Anche perchè la porta d’accesso internazionale ai padiglioni meneghini è nella brughiera del Basso Varesotto, l’aeroporto di Malpensa. «Anche dopo l’apertua di Rho-Pero, Malpensafiere resterà un centro vitale per l’economia del Varesotto», ha sottolineato a più riprese il presidente della Camera di Commercio di Varese, Angelo Belloli. A testimonianza delle sue parole ci sono da una parte la recente visita di una delegazione varesina (capitanata proprio dall’ente di piazza Monte Grappa) ai grandiosi padiglioni progettati dall’architetto Massimiliano Fuksas , dall’altra però anche il fitto calendario di eventi rimasti in programma nel centro espositivo di Busto Arsizio, inaugurato soltanto cinque anni fa e che si trova proprio a metà strada fra l’aeroporto di Malpensa e Rho-Pero. Non una coincidenza, per Varese. Difatti, tutti gli sforzi (o quasi) saranno d’ora innanzi tesi a catalizzare sulla provincia i riflessi positivi di una fiera fra le più grandi dell’Europa intera. Se la concorrenza è impossibile, possibile è invece creare una rete di eventi collaterali che portino a Malpensafiere (di fatto l’unico centro fieristico all’avanguardia attivo nel Varesotto) esposizioni di minore estensione ma che potrebbero essere realizzate proprio in collaborazione con la Fiera di Milano. Tuttavia, la migliore carta che ha in mano Varese è senza dubbio quella dell’aeroporto di Malpensa, che di Rho-Pero è l’hub di riferimento sull’asse dell’Autostrada dei Laghi. Il binomio fiera-aeroporto, se ben sfruttato, darebbe condizioni di sviluppo per molteplici attività sul territorio varesino e in generale nel Nord-Ovest. A partire da alberghi e ristoranti, dunque quel settore della accoglienza di turisti e di uomini di affari che, nonostante l’ampliamento di Malpensa, ancora non è decollato. E per finire con la completa realizzazione di quella vocazione al turismo congressuale che da anni fa perno proprio su Varese. Il Centro congressi di Villa Ponti, proprietà della Camera di commercio, è meta ogni anno di centinaia di meeting ed entro il 2006 dovrebbero partire i lavori per realizzare un mega-albergo nel cuore del parco secolare. Dunque, chance di sviluppo che si muovono sull’asse Malpensa-Varese e che guardano con interesse a Rho-Pero, un polo fieristico e un aeroporto ormai pronti al decollo. Che potrebbe non avvenire, se Milano preferirà alleanze con altre province e Varese starà solo a guardare. Oppure potrà essere un trampolino di rilancio per una provincia che sta facendo i conti con una diffusa crisi economica. «Bisognerà studiare nuove sinergie – non ha mai nascosto il presidente Belloli -, ma non verremo tagliati fuori da questa grande occasione». Varese, insomma, c’è.