Rassegna stampa

Maggiore selezione nella scelta delle fiere

«I clienti esteri hanno bisogno di un interlocutore unico, che rappresenti l’intera filiera, solo così si riescono a concludere affari importanti». Milena Galimberti, a capo dei consorzi tessili Como export e Italian texstyle, non ha dubbi sulla strategia per non farsi travolgere dalla concorrenza dagli occhi a mandorla sul palcoscenico internazionale. «Le nostre aziende sono troppo piccole – spiega – e presentarsi come gruppo ci permette di offrire prodotti di alta qualità a prezzi competitivi». Un impegno che richiede la presenza nelle basi all’estero «almeno ogni due mesi» sottolinea Galimberti. Italian texstyle raggruppa 13 aziende produttrici di tessuti per arredamento che esporta in primis nei Paesi del Golfo: Emirati Arabi, Oman, Qatar e Arabia Saudita. «Dallo scorso anno – evidenzia Galimberti – siamo presenti a Dubai all’interno di uno showroom e proprio in questi giorni stiamo per concludere un’importante fornitura per un hotel». Il consorzio ha creato il marchio «Creazioni per Como» per promuovere le aziende nell’area: l’Eldorado per il futuro potrebbe essere il Qatar. «Dopo la conquista dei mondiali di calcio del 2022 si stanno aprendo importanti commesse e stiamo stringendo partnership per non farci trovare impreparati». Sul futuro più prossimo pende, però, la spada di Damocle delle rivolte in atto nei paesi vicini. «La preoccupazione è forte – commenta Galimberti – e l’unico auspicio possibile è che i conflitti si risolvano presto».
Il consorzio gemello Como export, invece, con le 21 aziende produttrici di macchine tessili, punta dritto verso il Far East: India in pole position e poi Cina, dove sono ancora richiesti macchinari per tessiture particolari.
Nel 2010 il fatturato dei due consorzi è stato di 110 milioni, il 45% realizzato oltreconfine. E le strategie per il 2011? «Più selezione nelle fiere – risponde Galimberti – puntiamo solo a quelle dove si riescono a fissare incontri business to business. Inoltre, stiamo assistendo più da vicino le aziende consorziate nel follow-up. Il mondo va talmente veloce e i potenziali clienti vanno ricontattati subito».
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