
Made in Italy a New York
New York. Dal nostro inviato
«Un’invasione di made in Italy»: così Beppe Modenese ha voluto definire la presenza del nostro Paese, dei suoi stilisti e imprenditori, ma anche delle istituzioni, alla fashion week di New York. Il presidente onorario della Camera della moda, da molti definito l’ambasciatore della moda italiana nel mondo (è a lui che si deve, tra le molte cose, la nascita e lo sviluppo delle sfilate milanesi del prêt-à-porter), è a Manhattan con la missione istituzionale del Comitato della moda della Lombardia presieduto da Giovanni Bozzetti, trasferta organizzata con la Camera di commercio di Milano.
New York è la terza tappa di un road show iniziato nel 2008, che ha già toccato Messico e Miami, all’inizio dello scorso dicembre, e che quest’anno proseguirà facendo tappa negli Emirati Arabi, in Russia, India e a Kuala Lumpur. «È nei momenti difficili che le istituzioni devono far sentire il loro sostegno alle imprese – ha spiegato Bozzetti, che in passato è stato assessore alla Moda del Comune di Milano –. New York e gli Stati Uniti, nonostante i problemi finanziari e, nel 2008, quelli legati ai cambi, restano importantissimi per la moda italiana. Con questa missione vogliamo da una parte far conoscere alla business community americana la ricchezza dell’offerta di fiere, eventi e manifestazioni della Lombardia, e dall’altra offrire agli imprenditori che sono con noi la possibilità di incontri B2B con partner locali. Protagonisti della moda italiana come Armani e Diesel in fondo stanno dando l’esempio: poche ore fa hanno inaugurato i due più grandi negozi dei rispettivi marchi sulla Fifth Avenue. I momenti di crisi non devono spaventarci, ma renderci ancora più attenti alle opportunità di investimento e sviluppo».
La missione di New York è anche l’occasione per presentare Made (Moda, arte, design, eventi), l’ombrello istituzionale che raccoglie i saloni milanesi Micam, Mido, Mifur, Mipel, Milanovendemoda, MilanoUnica, Proposte e White, che danno un’idea della complessità del sistema moda italiano, dal tessile-abbigliamento agli accessori.
Ieri è stato inoltre firmato il memorandum of understanding per rafforzare la collaborazione tra Camera di commercio di New York, Camera di commercio di Milano e Comitato per la moda della Lombardia. «La firma di questo accordo testimonia l’unione d’intenti con le istituzioni newyorkesi, nel voler intraprendere insieme un percorso di sviluppo di relazioni economiche e commerciali – ha spiegato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio e direttore dell’agenzia Promos –. Relazioni che possano favorire sia il mondo imprenditoriale milanese e lombardo sia quello dell’area metropolitana di New York». I numeri del resto parlano chiaro: «Con quasi 6mila imprese, la moda milanese rappresenta il 9,3% delle esportazioni di moda italiana nel mondo e il 14% delle importazioni, e la Lombardia, da sola, costituisce con il 24,3%, quasi un quarto dell’export di moda italiana nel mondo», hanno ricordato Chevallard e Bozzetti.