
Lo scopo è razionalizzare le rassegne mantenendo le specificità locali
BEGIN FIRMA -> Lucio Bussi Il sistema fieristico veneto comincia a prendere forma sull’asse Verona-Vicenza. Sarà, infatti, operativa dal prossimo anno l’intesa che prevede uno scambio di manifestazioni che razionalizza e pone in sinergia i poli espositivi regionali. Luxury & Yacht, il salone del lusso e delle imbarcazioni di altissima gamma che si tiene da quattro anni a Verona, dall’edizione di febbraio 2008 passerà in fiera a Vicenza dove già si svolgono le manifestazioni orafe e della gioielleria tra le più importanti in Italia; un trasferimento che potenzierà il polo berico, presieduto da Dino Menarin, concentrando le rassegne legate a mercati del lusso. VINO NOVELLO. A Verona invece arriverà, sempre dall’edizione 2008, il Salone del vino novello, manifestazione che si tiene da 20 anni nel quartiere fieristico vicentino. Un arrivo che consentirà a Veronafiere di potenziare invece la filiera dell’agroalimentare e che potrebbe diventare una sorta di mini edizione invernale di Vinitaly o quanto meno un traino per la manifestazione leader dell’ente fieristico veronese presieduta da Luigi Castelletti e guidata dal direttore generale Giovanni Mantovani. Attorno al Salone del vino novello, che si tiene il 5 novembre (data fissata con un decreto dal ministero delle Politiche agricole per l’immissione sul mercato di questa particolare tipologia di vino), potrebbero coagularsi altri eventi autunnali legati al vino tradizionalmente ospitati da Veronafiere, come ad esempio il Seminario Ratti, in collaborazione con l’Assoenologi nazionale e con l’Ice, durante il quale vengono presentati focus sul mercato mondiale del vino. ACCORDI. Una prima collaborazione operativa era venuta lo scorso settembre quando le due fiere sottoscrissero un accordo che vedeva la Fiera di Vicenza promotrice di un evento legato all’oreficeria all’interno di Luxury & Yacht. E proprio il salone del lusso è stato ideato da un vicentino, Luciano Coin amministratore unico di Optimist la società organizzatrice che oggi detiene il 49% del salone mentre il 51% è di Veronafiere. Il closing dell’operazione, che verrà esaminata dai consigli di amministrazione delle due fiere domani (lunedì 30 luglio), è previsto per settembre con operatività dal prossimo anno con lo “scambio” di rassegne con trasferimenti di partecipazioni e di cash. In particolare Luxury & Yacht dovrebbe diventare un salone controllato pariteticamente dalle due fiere di Verona e di Vicenza con un partecipazione significativa della Optimist di Luciano Coin, che ne resterà amministratore. Il salone del Vino Novello dovrebbe invece passare interamente a Veronafiere. PROVE TECNICHE. Il quadro che si profila è quindi quello dell’avvio delle “prove tecniche” di alleanza di un futuro polo fieristico del Nordest che vede coinvolto anche la fiera di Venezia (la spa mista pubblico-privata di cui Veronafiere detiene dal 2004 il 34% del capitale). Proprio Mantovani, che è anche vicepresidente nazionale dell’Aefi (l’Associazione esposizioni e fiere italiane), mercoledì scorso parlando a Bologna aveva preannunciato i «lavori in corso» per la costituzione del polo fieristico del Nordest chiedendo il «superamento dei campanilismi» e di «privilegiare la collaborazione tra poli e soprattutto tra territori, ragionando in un logica regionale e di filiera territoriale». L’espansione del mercato mondiale anche delle fiere impone logiche nuove per «razionalizzare l’offerta di rassegne, mantenendo la specificicità dei diversi centri», e in questa ottica, aveva detto Mantovani «stiamo lavorando in questo senso per realizzare una rete tra Verona, Vicenza, Venezia e altri operatori del Nordest». Insomma un’operazione per presentate al mondo, magari attraverso le iniziative che Veronafiere porta da qualche anno in tutto il mondo, il «best of Italy» dove Vicenza mette il lusso, Venezia le sue specificità turistico-artistiche e Verona vino e agroalimentare di qualità. END FIRMA ->