
Lo scatto dei prezzi è superiore al 10%
Luca Davi
MILANO
A Milano la liberalizzazione voluta dal ministro Bersani sembra non aver sortito l’effetto voluto. Anzi. A distanza di un anno, la possibilità di trovare un taxi in giro per la città è rimasta la stessa, visto che il numero delle licenze è invariato: 4.885. Il rifiuto di qualunque aumento nel numero di autorizzazioni era uno dei paletti posti dalla categoria all’indomani della presentazione del decreto. Le variazioni accettate erano invece quelle riguardanti aspetti legati alla viabilità e alla maggiore fruibilità del servizio. Tra le richieste dei tassisti presenti nel verbale d’intesa c’era l’estensione delle corsie riservate del 30% e la sperimentazione del taxi collettivo in occasione di manifestazioni fieristiche e la definizione di alcune tariffe dedicate.
Alcune di queste sono state di recente approvate. A giugno, infatti, sono state identificate quattro tratte a prezzi fissi: Milano-Malpensa (70 euro), Malpensa-Fiera polo esterno (55 euro), Linate-Fiera polo esterno (40 euro), Malpensa-Linate (85 euro). Ma nel contempo sono state aggiornate anche le tariffe. A distanza di un anno dalla liberalizzazione è cresciuta invece la tariffa chilometrica, che è passata da 0,77 euro a 0,95 euro, con un aumento del 12,9 per cento. E così pure la tariffa oraria, che è passata da 21,70 a 24,80 euro. Identici sono rimasti il primo scatto, ancorato a 3 euro (5 nei giorni festivi) e la tariffa notturna che, così come un anno fa, prevede un supplemento fisso di 3,10 euro e quindi raggiunge i 6,10 euro.