
Le scelte vincenti del modello Parigi
«Il 2008? È stato un anno buono. E non abbiamo ragione di preoccuparci per il 2009. Anche se non cantiamo vittoria, visti i tempi che corrono». A parlare è Jean-Yves Durance, presidente di Viparis, la nuova società, creata nel gennaio dell’anno scorso, che raccoglie le società di gestione dei nove principali siti fieristici e di congressi di Parigi. In poche parole: nel settore è il maggiore gruppo del mondo, con 575mila metri quadrati complessivi di superficie disponibile.
Ma prima di pensare all’oggi e al domani, bisogna effettivamente partire da lì, il “prodotto” della fusione tra quelli che fino a un anno fa erano i due più grandi operatori sulla piazza parigina sia nel settore delle infrastrutture sia in quello dell’organizzazione di saloni e convegni: Ccip (la Camera di commercio e industria di Parigi) e Unbail-Rodamco. «Abbiamo iniziato a discuterne alla fine del 2006 – ricorda Durance –, perché avevamo serie difficoltà nella gestione dei calendari. E poi le due società si facevano concorrenza: così certe manifestazioni che avrebbero potuto tenersi a Parigi alla fine sceglievano altre destinazioni». Sono tre gli spazi principali esistenti a Parigi e dintorni: il Parc des Expositions della Porte de Versailles, ai margini della città (226mila metri quadrati, che era di Unibail-Rodamco), Paris Nord Villepinte, vicino all’aeroporto Roissy Charles de Gaulle (205mila, che faceva riferimento alla Ccip) e, di dimensioni più ridotte, ma importante per i congressi, il Palais des Congrès (32mila, della Ccip).
I due organismi controllavano anche due società di organizzazione dei saloni, che però non erano predominanti come per le infrastrutture: assieme Comexpo (di Ccip) ed Exposium (di Unibail-Rodamco) totalizzavano il 38% del mercato (dove primo operatore è la filiale francese del colosso Reed). Comexpo era specializzata sugli eventi più generalisti (che però si svolgevano in gran parte al Parc des Expositions, proprietà del concorrente Unibail-Rodamco), mentre Exposium era più attivo nei saloni di settore, che in genere optavano per la soluzione Villepinte (del concorrente Ccip). Insomma, una buona dose di confusione.
Così si è arrivati all’idea di un accorpamento, diventata realtà già dal 28 gennaio 2008. Non si è trattato di una fusione completa dei due gruppi, ma della creazione di società comuni per le diverse attività (per l’organizzazione, Comexposium): un sistema il cui perno è Viparis, che raduna le società di gestione dei nove spazi complessivi (oltre i tre menzionati sopra). «L’altro obiettivo era dotarci di uno spazio unico più grande, per limitare i problemi dovuti alla nostra offerta troppo frammentaria, al confronto soprattutto con Hannover e Milano», continua Durance. Certi saloni non possono tenersi a Parigi perché non esiste un unico parco sufficientemente grande per accoglierli. È stata così presa la decisione di estendere Villepinte. Qui i lavori per una prima parte di un nuovo padiglione (35mila metri quadrati aggiuntivi, così da arrivare a 240mila) sono già iniziati: l’ala sarà inaugurata nel l’estate 2010. Negli anni successivi si aggiungeranno altri 100mila metri quadrati. La prima estensione, Durance ci tiene a sottolinearlo, «è stata finanziata con i fondi propri della nostra nuova società. Come per la costruzione di tutti i poli fieristici della regione di Parigi, si tratta sempre di investimenti privati, mai pubblici».
In un certo senso la nuova compagine permette a Parigi di essere più forte in una fase economicamente critica come quella attuale. «Il 2008 è stato complessivamente buono – conclude Durance –, anche se dobbiamo ammettere che in due saloni, in particolare Maison et Objet dello scorso settembre, le presenze sono state inferiori al previsto. Nessun salone è stato cancellato, neppure per il 2009, anche se in certi casi registriamo una riduzione delle superfici espositive messe in conto inizialmente». Come dire: prudenza, ma ancora ottimismo.
IN CIFRE
330 I Saloni
Il sistema fieristico parigino è in grado di mettere sul mercato una media di 330 saloni espositivi ogni anno
11 milioni I visitatori
Sono le persone che nell’ultimo anno hanno frequentato i nove poli espositivi (gestiti dalla società Viparis), 575mila metri quadrati di superficie totale
5 miliardi Il fatturato
Il sistema genera ogni anno circa 5 miliardi di euro di fatturato (l’80% dall’indotto); il 45% dell’occupazione alberghiera di Parigi arriva
dai saloni e dal turismo d’affari