Rassegna stampa

Lavatelli porta in fiera il telo mare doppio uso

Nel 2011 l’export della torinese Lavatelli – azienda proveniente dal settore plastico, ma ormai lanciata anche su diversi comparti merceologici, compreso il tessile – ha rappresentato il 20% del fatturato. «Per il 2012 – dice Marco Lavatelli, ceo dell’azienda di famiglia – puntiamo ad arrivare al 30%». Il giovane dirigente é appena tornato da due fiere europee, organizzate a gennaio a Francoforte e a Parigi, dove ha presentato nuovi prodotti. Due occasioni che stanno a dimostrare la decisa propensione estera della piccola impresa di strada del Francese che, proprio per sostenere il suo processo di internazionalizzazione, ha recentemente assunto una figura commerciale ad hoc.
«In questo processo di presenza sui mercati esteri – sottolinea Marco Lavatelli – abbiamo sempre fatto tutto da soli. Intensificheremo la nostra partecipazione alle fiere estere. Sono iniziative che non danno subito risultati, ma sono essenziali per ampliare i mercati. A Francoforte e a Parigi abbiamo presentato un innovativo prodotto, un telo mare in duplice versione, indossabile o con tasche e trasformabile in borsa. Abbiamo avuto contatti con buyer messicani e indonesiani, raccogliendo anche molto interesse attorno alla nostra coperta con le maniche. Stiamo valutando la partecipazione alla prossima fiera di Canton». La Lavatelli ha recentemente concorso a un bando regionale per i voucher fieristici, ma questioni burocratiche non ne hanno permesso l’utilizzo. Rimane questa, tuttavia, la forma di aiuto pubblico di cui la Lavatelli sente maggiormente il bisogno. L’azienda (15 dipendenti) ha chiuso il 2011 in crescita, grazie al successo degli stiker e della linea Kanguru: il fatturato è salito a 4,5 milioni contro i 2,9 del 2011.
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