
«Inammissibile negare Israele»
Lo scrittore egiziano Tariq Ramadan, tra i promotori del boicottaggio di Israele alla Fiera del Libro di Torino, critica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e innesca la reazione del Quirinale.
«In relazione a talune dichiarazioni infondate e insinuanti riferite da agenzie di stampa – si legge in una nota diffusa ieri dal Quirinale – si ricorda come la presenza del presidente della Repubblica all’inaugurazione della Fiera del Libro di Torino sia nella stessa linea della sua partecipazione a molteplici eventi culturali che hanno luogo in Italia. È del tutto falso, inoltre, attribuire al presidente Napolitano "l’errore di aver tacciato di antisemitismo tutti coloro i quali criticano lo Stato di Israele". La critica delle politiche del governo di Israele è del tutto legittima, innanzitutto all’interno di Israele; quel che è inammissibile è qualsiasi posizione tendente a negare la legittimità dello Stato di Israele, quale nacque per volontà delle Nazioni Unite nel 1948, e il suo diritto all’esistenza nella pace e nella sicurezza».
La nota del Quirinale si riferisce alle dichiarazioni dello scrittore egiziano Tariq Ramadan secondo il quale il capo dello Stato avrebbe commesso un duplice errore: prima partecipando all’inaugurazione della Fiera del Libro di Torino dedicata a Israele, certificando così «che si tratta di un fatto politico», poi «tacciando di antisemitismo chi critica lo Stato di Israele». Ramadam ha poi aggiunto che la Fiera «così come è stata impostata non è un luogo per il vero dibattito, ma per delle asserzioni». «Possono girare intorno al tema ma la decisione di festeggiare il 60° anniversario della costituzione dello stato di Israele è un atto estremamente politico».
La Fiera del libro di Torino, preceduta da giorni di polemiche sulla scelta di Israele come Paese ospite d’onore, verrà inaugurata ufficialmente dal presidente Napolitano giovedì prossimo, mentre sabato mattina è previsto un corteo di protesta contro la manifestazione.