
La via Emilia protagonista di Autopromotec 2005
Si aprirà mercoledì prossimo la ventunesima edizione di Autopromotec nel quartiere fieristico di Bologna. La più grande vetrina mondiale di aziende produttrici di macchinari ricambi e pneumatici per l’aftermarket automobilistico si presenterà al pubblico internazionale in gran parte vestita con i colori dell’Emilia-Romagna, la regione che la ospita da oltre quarant’anni. La rassegna anche quest’anno presenterà un’alta concentrazione di aziende emiliano-romagnole – 185 su un totale di 1.107 espositori – a dimostrazione di un territorio che rappresenta una delle più grandi concentrazioni mondiali di aziende operanti nell’automotive.
In totale i metri quadrati occupati dalle aziende regionali sono oltre 13mila su 110mila di area espositiva. Più di un padiglione sugli 11 occupati in totale da Autopromotec, quasi una fiera nella fiera. Ma la rassegna bilancia la forte coloritura regionale con una vastissima e altamente qualificata presenza di espositori esteri e di gruppi multinazionali. I produttori che giungeranno da tutti e cinque i continenti a Bologna per esporre una produzione rappresentativa di 43 Paesi sono oltre 350, con la Germania nazione più rappresentata. In tutto gli espositori esteri occupano più del 30% della fiera.
Per il 2005 Autopromotec – manifestazione biennale – si presenta al taglio del nastro con i grandi numeri dell’ultima edizione del 2003, quando oltre 80mila operatori professionali, di cui quasi 14mila stranieri, hanno varcato i cancelli di Bologna Fiere. Numeri destinati a crescere perché la novità dell’ultima edizione, l’apertura a un nuovo settore merceologico – la ricambistica – ha fatto di Autopromotec l’unica fiera italiana dedicata interamente all’aftermarket automobilistico e, per numero di aziende produttrici, la più grande al mondo. Un appuntamento obbligato per l’industria regionale che a pochi chilometri dalle propria sedi produttive troverà una piazza internazionale dove esporre una produzione che, nonostante la minaccia della Cina e la corsa dell’euro, continua ad attraversare i confini per una fetta superiore al 65 per cento.