
La rivincita del mobile al Salone
MILANO
Il Salone del mobile edizione 2009 è stata la fiera delle sorprese: alla vigilia, in pochi avrebbero scommesso sull’ennesimo record di affluenza e, soprattutto, sul buon andamento degli ordini. Invece è andata proprio così: da mercoledì 22 a ieri, ultimo giorno di apertura del Salone, gli ingressi registrati al polo fieristico di Rho-Pero sono stati 304.702. In forte crescita se confrontati con i 270mila visitatori dell’edizione 2007 (negli anni dispari, come questo, il Salone del mobile ospita Euroluce, in quelli pari Eurocucine e il Salone dell’ufficio, che l’anno scorso stabilirono il record assoluto di 348mila visitatori).
I conti definitivi, negli uffici commerciali delle aziende, si faranno nei prossimi giorni, ma tra gli stand già prevale l’ottimismo. «È stato il Salone della concretezza: poche chiacchiere e molti affari. L’80% dei clienti che sono arrivati qui si sono seduti al tavolo, hanno esaminato i nuovi prodotti e il catalogo e poi hanno ordinato – spiega Claudio Luti, presidente di Kartell –. Ma la cosa che ci ha stupito di più è stata l’attenzione all’allestimento dello stand, che stiamo pensando di replicare in alcuni grandi negozi monomarca o multimarca nostri partner». Una conferma viene da Piero Gandini, alla guida di Flos e presidente di Assoluce: «In un momento come questo, l’ultima cosa che ci saremmo aspettati è la disponibilità da parte del canale retail a investire nei negozi, nella presentazione dei prodotti. Invece è successo proprio questo. Quanto all’affluenza, non ci sono stati i temuti crolli dagli Stati Uniti: magari anziché cinque persone un cliente ne manda tre, che si fermano a Milano due giorni invece di quattro. Ma nessuno rinuncia a vedere il Salone del mobile».
Carlo Molteni, amministratore delegato dell’omonimo gruppo che produce mobili e cucine (Dada), è convinto che l’entusiasmo, anche insperato, dei clienti sia legato alle novità e alle innovazioni presentate. «Hanno capito che abbiamo reagito alla crisi in modo positivo – dice –. Abbiamo raccolto molti impegni d’acquisto, anche dall’estero, perfino da Paesi dell’est Europa. L’unica macchia nera per noi è il Giappone. Ormai questo Salone sotterra tutti gli altri esistenti, Colonia e Parigi compresi». «Quello che ci ha colpiti di più è che la crisi economica non ha tolto agli operatori la curiosità, la voglia di sperimentare nuovi prodotti» spiega Massimiliano Messina di Flou, che quest’anno, per la prima volta, ha presentato, accanto ai letti, un sistema di armadi. «Abbiamo scritto molti più ordini dello scorso anno. Certo, avevamo una gamma di prodotti più ampia – aggiunge – ma il segnale positivo è anche la presenza di compratori da Paesi come Iran e Iraq, dall’America del sud e dall’India».
Sollevato anche Maurizio Mazzucchelli di B&B Italia: «Mercoledì avevamo molti punti di domanda, ora sono diventati punti esclamativi: la vecchia Europa tiene e i mercati emergenti non hanno disertato il Salone. Così contiamo di chiudere il 2009 con la stessa crescita del 2008». Anche Roberto Moroso, dell’omonima azienda festeggia: «Siamo ai brindisi. Ho visto clienti che, arrivati titubanti, timorosi che la crisi avesse spento le velleità innovative, sono usciti decisamente soddisfatti e in molti ci hanno chiesto di creare partnership con loro, di fare progetti a lungo termine, non solo di comprare qualche oggetto». Un’entusiasmo che ha contagiato anche il SaloneSatellite, dove molti giovani designer hanno trovato imprenditori disposti a produrre i loro prototipi.
Sull’onda di questo clima si sta già pensando a come migliorare le prossime edizioni: Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit (la società che organizza il Salone), e Rosario Messina, al vertice di Federlegno, hanno annunciato la nascita, finalmente, di un tavolo insieme al Comune di Milano e a Fiera Milano, che coinvolgerà anche la Triennale, il Piccolo Teatro e l’Adi, per stabilire sinergie culturali e per superare i problemi di carattere pratico o logistico. Tra due giorni, invece, i vertici di Federlegno e Cosmit saranno all’Aquila: il premier Silvio Berlusconi ha infatti chiesto la loro collaborazione per allestire il prossimo G8, che diventerà così anche una vetrina per l’eccellenza italiana.
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I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE
304mila
Visitatori dell’edizione 2009
L’affluenza non ha battuto il record stabilito nel 2008 (348mila) ma è stata superiore a quella del 2007 (270mila), anno di confronto più omogeneo. Negli anni dispari infatti al Salone del mobile si affianca Euroluce, in quelli pari si aggiungono invece Eurocucine e il Salone dell’ufficio, che attraggono un numero maggiore di visitatori
500mila
Obiettivo per i prossimi anni
Rosario Messina, presidente di Federlegno Arredo, spera che il trend di crescita continui, anche come “prova generale” per l’Expo 2015. Giovedì, insieme ai vertici di Cosmit e agli architetti Ferruccio Laviani e Cinzia Ferrara, Messina si recherà a l’Aquila. Il premier Berlusconi ha proposto che la sede del G8 sia progettata e arredata dalle eccellenze del made in Italy