
La riscoperta dei libri: in 5 anni recuperati due milioni di lettori
TORINO – L’avventura comincia bene per la Fiera del Libro di Torino – che ha scelto proprio "l’avventura" come tema portante della 19 edizione che si apre oggi – e per il mondo dell’editoria italiana. E non solo per il record di presenze al Lingotto (1.263 editori, circa 40 in più della scorsa edizione, che fu già da record) ma, soprattutto, per gli ottimi auspici che arrivano dai dati sulla lettura diffusi ieri dall’Associazione italiana degli editori per una volta tanto non catastrofici, sebbene non ci sia da essere trionfalistici.
Crescono, infatti, i lettori: nel 2005 il 42,3% degli italiani (di età superiore ai 6 anni, il campione che conta ai fini di questa statistiche, elaborata dall’ufficio studi Aie su dati Istat) ha letto almeno un libro. L’incremento sull’anno precedente è appena dello 0,95% (ma già rispetto al 2003 la crescita è stata del 2,2%). In termini numerici negli ultimi cinque anni si sono riacquisiti oltre 2 milioni di nuovi lettori (giungendo a 23,3 milioni di lettori (+10,4%, rispetto al 2000 che fu l’anno con il punto più basso fatto registrare dalla "lettura" negli ultimi dieci anni). «Il trend positivo – ha spiegato il presidente dell’Aie, Federico Motta – è dovuto, probabilmente, all’effetto delle numerose e disseminate iniziative che in questi anni sono state avviate nel nostro Paese. Penso al successo del fenomeno delle vendite abbinate libri-quotidiani, alle fiere e saloni del libro, ma anche ai festival letterari grandi e piccoli, alle campagne promozionali avviate dagli editori, sino alle presentazioni in libreria. Risultati che purtroppo derivano assai meno da interventi e investimenti strutturali».
Un ottimismo sfumato anche in considerazione del fatto che, spulciando tra le cifre si intuisce che la tipologia di crescita non è legata all’acquisizione di nuovi lettori: chi già leggeva ieri, oggi legge molto di più, chi leggeva poco o solo occasionalmente continua a essere un lettore occasionale.
Anche per questo va segnalata l’attenzione particolare che anche la Fiera dedica al settore dei giovani, con un grande e rinnovato «Spazio ragazzi», ma anche con un nuovo spazio in forma di «cameretta» di 500 metri quadrati tutti centrati sulla figura dell’eroe per cercare di attirare il più alto numero di bambini e adolescenti. «L’universo giovanile italiano è ancora troppo lontano dal mondo del libro», ha detto Rolando Picchioni, presidente della Fiera. Per questo i tentativi di avvicinarlo sono diversi, compreso quello della lettura attraverso il telefonino. Come il «Playlibro» (nato da Rcs Libri e Rcs Broadcast), primo volume di una nuova generazione di audiolibri su memory card: primo titolo dell’esperimento «Il Gabbiano Jonathan Linvingston», il romanzo culto di Richard Bach.
I Paesi ospiti della manifestazione sono il Brasile e il Portogallo (tra i big presenti in Fiera anche il Nobel José Saramago e l’autore di bestseller Paulo Coelho). Novità assoluta per il Lingotto una lectio magistralis del cardinale torinese Severino Poletto, che con una dissertazione su «L’avventura cristiana» battezzerà oggi (alle 15,30) la giornata di apertura della Fiera.