Rassegna stampa

La Regione vuole acquistare la Fortezza dal demanio

ACCELERARE al massimo i lavori interni previsti alla Fortezza, scelta come polo espositivo di Firenze, chiudendola e trasferendo le attività alla Manifattura Tabacchi? Fare entrare Pitti Immagine, l´azienda della moda cittadina, in Firenze Fiera perchè gestisca sia le esposizioni che i congressi, evitando di affidargli solo la parte espositiva? Acquistare la Fortezza? Sulle tre idee avanzate da Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, l´assessore al turismo in Regione, Annarita Bramerini, mette almeno una prima mano avanti: «Accolgo le proposte dei privati con attenzione ma ricordo che ogni decisione spetta ai soci pubblici di Firenze Fiera: perché detengono la maggioranza delle quote e hanno le competenze per realizzare i progetti». Sul metodo Bramerini è netta. Nel merito entra solo su un punto: «Da tempo gli uffici regionali stanno approfondendo con l´agenzia del demanio il possibile acquisto della Fortezza», annuncia. Un´ipotesi contro cui si scaglia Italia Nostra: «L´idea di Pitti di acquistare la Fortezza significa perseguire solo interessi fieristici senza vincoli di rispetto per le caratteristiche artistiche e storiche del bene».
Insomma, fermi tutti, la decisione sarà collettiva e sarà nostra, anticipa la Regione. Napoleone chiede lavori svelti «per rendere la Fortezza accogliente, unica e imbattibile per la qualità dell´offerta», dice che non si possono dividere le responsabilità, all´interno di Firenze Fiera, tra chi gestisce le esposizioni e chi i congressi e che una testa sola deve coordinare spazi e calendari: se non sarà così Pitti non ha dubbi non ci starà. Dice, anche, che la Fortezza va comprata o almeno ottenuta in concessione novantennale per non buttare soldi su proprietà di altri e non rischiare i bilanci in ammortamenti di soli 20 anni, quanto durano le attuali concessioni.
Bramerini precisa che non sono novità. «Ho già incontrato il presidente di Firenze Fiera Alberto Bianchi e tutte queste ipotesi, come altre, sono sul tappeto. Ho già messo in agenda un incontro a breve di tutti i soci pubblici: Regione, Provincia, Comuni e Camere di commercio di Firenze e Prato. Sarà quella la sede in cui decidere il da farsi». Quanto ai lavori, «Si dovrà chiarire come trovare le risorse necessarie ad arrivare ai 60 milioni di euro necessari, oltre i 32 già stanziati dalla Regione, si dovranno stabilire tempi certi e chi fa che cosa. Una volta definita la strategia, ho intenzione, insieme al mio collega ai trasporti Riccardo Conti, di proporre un accordo di programma tra tutti i soggetti interessati per rendere più snelle le procedure e conciliare cantieri e manifestazioni».

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