
La Regione entra in Bologna Fiere
Emilio Bonicelli
BOLOGNA
Giornata di svolta per la Fiera di Bologna che, dopo scontri verbali e tensioni tra soci pubblici e privati, ritrova unità d’intenti attorno a un programma in tre punti presentato dal presidente Luca Cordero di Montezemolo. Proposte che attenuano le cause d’attrito aprendo nuove prospettive, a iniziare dal pieno via libera, con decisione presa all’unanimità, per l’ingresso della Regione Emilia Romagna a fianco degli altri azionisti pubblici. È lo stesso Montezemolo, al termine di un lungo incontro «non formale» di tutti i soci durato più di tre ore, a spiegare il canovaccio dell’intesa.
Lo sviluppo futuro di BolognaFiere, in base al piano quinquennale, richiede nuove risorse. Da qui il primo punto operativo: «la valorizzazione degli immobili» di proprietà dell’ente espositivo. Torna così in corsa il progetto cui ha lavorato nelle scorse settimane la task force di azionisti privati guidata dal numero uno degli industriali bolognesi, Gaetano Maccaferri, e che era stato stoppato, nella prima formulazione, dai soci pubblici. «Non sarà uno spin-off», precisa Montezemolo, che selezionerà un fondo immobiliare di rilievo internazionale per formulare, entro marzo, una proposta di «valorizzazione» agli azionisti.
Braccia aperte, è il secondo punto, alla Regione che entrerà nella compagine azionaria acquistando un 2,5% da ciascuno degli altri soci pubblici, il cui peso complessivo, Regione compresa, rimarrà così invariato al 42,8 per cento. Una quota che in prospettiva calerà, perché, precisa Montezemolo scandendo le parole, «i soci pubblici confermano la volontà di voler e dover diminuire».
Al terzo punto c’è il tema della governance, un problema urgente per una società con cda di 18 membri in rappresentanza di una ventina di azionisti. Si pensa di ridurre il numero dei consiglieri a non più di nove e a nuovi criteri di nomina di presidente e amministratore delegato. Una commissione di tre professionisti formulerà una proposta entro metà marzo.
«In tempi brevi», infine, verrà presa una decisione sull’ipotesi di alleanza con la Fiera di Rimini, caldeggiata dai soci pubblici. Imminente un incontro tra i presidenti dei due enti espositivi. «Con Rimini ci possono essere ottime possibilità d’intesa», conclude Montezemolo.
«Ci sono le basi perché tutta la squadra giochi la stessa partita», commenta Gian Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Bologna.