Rassegna stampa

«La Popolare pensa al nuovo teatro e alla Fiera Spa»

Vicenza (p.r.) Nuovo teatro e Fiera, due campi di intervento possibili per la Banca Popolare di Vicenza nel prossimo futuro. Il presidente dell’istituto bancario Gianni Zonin, al termine dell’assemblea dei soci che ieri ha approvato il bilancio 2006, ha annunciato che la possibilità di entrare nel capitale della costituenda Fiera Spa è in fase di valutazione così come il testo dell’accordo sulla partecipazione al nuovo teatro. «Sul teatro non è ancora stato fatto un accordo e il testo va studiato attentamene», ha confermato Gianni Zonin, rimandando l’accordo prima delle vacanze estive: «Mi sembra corretto attendere prima il rinnovo delle cariche sociali». Per il resto nessun problema, l’intesa sembra ormai certa: «Perché questa struttura è importante per la città e la Banca ha il dovere di partecipare». Qualche riserbo invece sulla Fiera, una faccenda che va studiata attentamente, anche alla luce del sofferto passaggio che sta avvenendo in queste settimane. «Preciso che ci hanno chiesto di entrare in capitale», ha sottolineato Zonin, «e poi è una cosa che va guardata un grado alla volta». Il messaggio è chiaro: l’interesse della Popolare vuole essere qualcosa di più di una semplice partecipazione nelle trattative economiche. «Bisogna vedere se c’è solo un discorso immobiliare puro», ha commentato il presidente, «perché se così fosse credo ci siano altri investimenti più interessanti; se invece si parla di Fiera come motore di economia del territorio, con il giusto spazio ai privati, allora la Popolare deve essere presente». Quanto mai intenzionata a ribadire il ruolo di banca del territorio, l’istituto bancario ha tirato le somme di un decennio di attività – Zonin è arrivato nel 1996 – ponendosi come leader tra le Popolari, soprattutto nel Veneto e nel Nord Est. Al 31 dicembre 2006 l’utile netto consolidato della Capogruppo risulta pari a 114.5 milioni di euro, in crescita del 14.9\% rispetto al 2005. L’assemblea ha quindi approvato il bilancio all’unanimità, portando a 58 euro il nuovo valore delle azioni della Banca. E la riconferma del consiglio di amministrazione (Zonin, Stella, Filippi, Ticozzi e Bedoni), avvenuta a larga maggioranza da parte dei 3000 soci presenti ieri, è stata dunque scontata. Crema a pagina 14

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